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Melissa Bassi
Fonte: Ansa

Tredici anni dopo l'attentato che costò la vita a Melissa Bassi, la studentessa di 16 anni rimasta vittima di un attentato proprio fuori scuola, l’Istituto professionale di Brindisi che frequentava ora porta anche il suo nome.

Da oggi, infatti, si chiama ufficialmente “Francesca Laura Morvillo Falcone - Melissa Bassi”, un’intitolazione che unisce due figure femminili spezzate dalla violenza, entrambe simboli di resistenza civile.

Durante la cerimonia, come riporta il ‘Quotidiano di Puglia’, la dirigente scolastica Irene Esposito ha esordito con parole che restano scolpite: "Non è più vita se fanno saltare in aria le scuole, Melissa da oggi vivrà per sempre in quella che è e resta la sua scuola". 

In prima fila, mamma Rita e papà Massimo, accanto alle autorità cittadine e scolastiche, hanno assistito al riconoscimento pubblico di un legame che non si è mai spezzato: "Melissa è sempre vicino a noi. Oggi tutto questo è per lei: se lo merita", hanno dichiarato.

Indice

  1. Il nuovo nome dell’istituto: un legame tra vittime e memoria civile
  2. Autorità, memoria e un giardino restituito alla città

Il nuovo nome dell’istituto: un legame tra vittime e memoria civile

La cerimonia di intitolazione si è svolta il 19 maggio 2025, nell'anniversario di quella tragico giorno del 2012. Erano le 7.45 del mattino quando un ordigno esplose davanti alla scuola, a pochi metri dal tribunale di Brindisi. La deflagrazione uccise Melissa e ferì gravemente alcune sue compagne. Per quel gesto è stato condannato all’ergastolo Giovanni Vantaggiato, oggi 81enne.

A dare avvio alla cerimonia è stata la preside Esposito, che ha letto una lunga lettera dedicata alla ragazza: "Melissa è una di noi, è sempre stata parte della nostra comunità scolastica. Da oggi, con il nome che portiamo, sarà per sempre con noi". 

E ancora: "Il nostro istituto non è solo un luogo di formazione, ma anche un luogo di memoria, dove si insegna che la vita e la giustizia devono prevalere sempre sull’odio e sulla violenza".

Autorità, memoria e un giardino restituito alla città

Alla commemorazione erano presenti numerose autorità locali e nazionali: il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, il prefetto Luigi Carnevale, l’arcivescovo Giovanni Intini, il procuratore reggente Antonio Negro, l’ex procuratore generale Antonio Maruccia, e il vicepresidente della Commissione Antimafia Mauro D’Attis

Proprio quest’ultimo ha ricordato il valore dell’intitolazione, come segnalato da ‘Ansa’: "Accostare il suo nome a quello di Morvillo e Falcone significa oggi non solo cristallizzare la sua memoria, ma rafforzare il filo che unisce tutti noi nella legalità".

D’Attis ha anche sottolineato il significato del ripristino del giardino di Melissa, vandalizzato negli anni e finalmente restituito alla comunità grazie all’impegno dell’Amministrazione e al contributo dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili):, aggiungendo: "È stato un momento di grande commozione e di dolore: il destino di Melissa, al pari di quello di tutte le vittime incolpevoli, è drammatico e irrazionale. Insopportabile".