Lorena Loiacono
di Lorena Loiacono
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crollo soffitto istituto Selvatico di Padova

Ancora un crollo in una scuola. La denuncia arriva dalla Rete degli studenti Veneto che lancia l'allarme: "l'emergenza non è più ignorabile".
E' accaduto ieri, a causa del maltempo, nell'istituto artistico Selvatico di Padova, dove è venuto giù parte del controsoffitto. Nessun ferito, fortunatamente, ma intanto la scuola oggi è rimasta chiusa. L'edificio è stato infatti dichiarato inagibile: l'acqua della grandinata di ieri sera è entrata nei locali, dalle grondaie e dal tetto, provocando tra l'altro il crollo di un quadrotto del controsoffitto nell'ingresso dell'aula rotonda.

Anche sul sito della scuola, una nota rivolta a studenti e famiglie avvisa che "a causa del maltempo la sede Centrale è attualmente inagibile. Le lezioni in Centrale di martedì 14 ottobre sono pertanto sospese (classi interessate 1C, 1D, 2C, 2D, 3C, 3D, 3E, 4C, 4D, 4E, 5C, 5D, 5E, 1S, 2S, 3S, 4S). I docenti in servizio presso la sede Centrale si recheranno presso la sede Succursale dove saranno a disposizione. Con tutta probabilità le lezioni riprenderanno regolarmente mercoledì 15 ottobre; ulteriori informazioni saranno postate tempestivamente su questo sito".
Dalla scuola fanno sapere che le lezioni riprenderanno regolarmente domani.

Insorge la Rete degli studenti del Veneto: "A Padova c'è un'emergenza non più ignorabile - spiega Beatrice di Padua, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Padova - e non possiamo più tollerare la poca sicurezza degli edifici scolastici in cui gli studenti sono costretti ad stare ogni giorno".

Sulla stessa linea anche Tommy Ruzzante, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto: "sia Provincia che Regione nascondono ancora la mancata volontà di sistemare le scuole dietro la scusa del patto di stabilità e i famosi fondi stanziati dal Governo Renzi non sono affatto sufficienti e la concretezza delle innumerevoli parole del Presidente del Consiglio, noi non l'abbiamo ancora vista. Non possiamo più aspettare, non ce lo possiamo permettere".

"Non si può rischiare la vita andando a scuola - ha commentato Antonio Alaia della Rete di Padova - ancora molti Istituti, non solo il Selvatico, sono ancora insicuri: Bronzetti, Nievo, Gramsci e la succursale del Curiel, sono solo alcuni esempi".

NON CI SONO FONDI PER IL SELVATICO – L’istituto Selvatico non era stato inserito nel piano di restyling per le scuole previsto dal Governo. Non è presente né tra le #scuolebelle né tra le #scuolesicure. Analizzando i dati messi a disposizione dal Governo, infatti, si rileva che per la regione del Veneto sono stati stanziati 9.097.163,58 euro per gli interventi di decoro (#scuolebelle) tra cui 98mila per 11 scuole di Padova. Per la piccola manutenzione (#scuolesicure) sono stati investiti invece 15.876.865,35 euro: di questi, 4 milioni e mezzo sono stati destinati alle scuole di Padova e provincia, su cui saranno 26 gli interventi con una media di 173mila euro ciascuno. Sul Selvatico, però, non erano stati previsti interventi sull’edilizia, ora la scuola dovrà correre ai ripari.

LO SFOGO - Prende carta e penna, si fa per dire, e decide di scrivere una mail accorata in cui difende a spada tratta la sua scuola. Non ci sono solo atti di vandalismo nelle scuole italiane, anzi. La maggior parte degli studenti tiene agli istituti in cui studia più di quanto si pensi. Ed ecco che cosa Daniele B., un ragazzo del Selvatico, che scrive a Skuola.net raccontando tutto il suo rammarico per quel crollo a Padova che, ancora una volta, va a mortificare la scuola italiana.

"Il Selvatico non è solo un pezzo di controsoffitto che cede di fronte a fiumi d'acqua che colpiscono con violenza l'ormai debole struttura della scuola.
Il Selvatico racchiude dietro le sue mura screpolate un pezzo della storia di Padova, un pezzo della storia d'Italia! Piccole parti della vita di giovani studenti che hanno espresso l'arte, sono esposte nelle numerose vetrine a scuola...
Era il lontano 1867 quando l'architetto sempre impegnato per la valorizzazione dei beni artistici della sua città decide di fondare l'Istituto d'arte Pietro Selvatico! Stiamo parlando proprio di Pietro Selvatico in persona, colui che insegnò estetica e storia dell'architettura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, colui che spese ogni energia per la conservazione degli affreschi giotteschi nella cappella degli Scrovegni. Colui che ha permesso a migliaia di persone, grazie al suo amore per l'arte, di poter essere oggi pittori, scultori, architetti, orafi rinomati e famosi stilisti.
Nel 1910 la sede del Selvatico viene spostata nell'ex macello Jappelliano che aveva terminato la sua attività solo un'anno prima... La nuova sede caratterizzata da una facciata neoclassica con otto colonne in stile dorico, che richiamano la facciata del Partenone si presta quindi come un'ottima espressione di quello che il selvatico è sempre stato fino ad oggi e che vuole continuare ad essere... Una scuola nella quale l'esperienza e la passione dei professori tramanda da più di 100 anni antiche tecniche artistiche considerate da molti ormai perdute, è proprio questo uno dei numerosi motivi che rende la nostra scuola unica, unica nel suo genere, unica in Italia... La storia dell'attuale sede, compirà quindi nel 2015, 105 anni! Una storia non del tutto semplice, che sta vedendo in questi ultimi anni, la perdita di alcuni fondamenti che prima rendevano il Selvatico una scuola diversa dalle altre, e questo gravoso e pesante fardello, sembra proprio essere rappresentato da quanto accaduto ieri 13 ottobre 2014, come quasi se la scuola ci stesse chiamando all'azione, come se ci stesse mettendo in guardia di fronte a quanto sta accadendo, ormai è finito il tempo nel quale si può andare avanti a "tappare i buchi"... Ormai bisogna agire per salvare e preservare concretamente la storia di questa scuola, non soltanto la storia, ma la scuola in sè, perché è Lei che fa storia!
Ed è proprio per questo motivo che oggi chiediamo un intervento concreto alla nostra città, e a tutti coloro che vogliono contribuire a preservare questo pezzo di storia. Chiediamo quindi degli interventi specifici affinché la nostra sede possa recuperare il suo vecchio splendore e festeggiare così l'anno prossimo i suoi 105 anni di storia
".

Fonte foto Rete Studenti Veneto

Data pubblicazione 14 Ottobre 2014, Ore 17:12
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