
Le lezioni stanno per finire, e tra poco, se non l'hanno già fatto, i professori si riuniranno e tireranno le somme sul vostro andamento scolastico. Durante gli scrutini si deciderà cosa fare del vostro futuro e per questo voi dovrete essere preparati ad affrontarli, sapendo che ruolo hanno le assenze, la condotta e le insufficienze nella vostra corsa alla promozione!
PROMOSSI, REQUISITI BASE - Secondo l’ Art.
6/1 del DPR 122/09, “Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato o alla classe successiva”. Questo, in parole povere, vuol dire che qualsiasi voto voi abbiate nelle altre materie, se avete 5 in condotta sarete bocciati. Per quanto riguarda le assenze, “è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato“, ma esistono delle deroghe speciali che le scuole possono prendere in considerazione: il sabato per motivi religiosi e i giorni di assenza per chi pratica attività sportive e agonistiche, le assenze fatte per motivi di salute (adeguatamente documentati) e per la donazione del sangue.INDICAZIONE DI VOTO – Una volta assodato che avete 6 in condotta e siete stati presenti per almeno tre quarti delle ore richieste, i vostri insegnanti procederanno alla vostra valutazione, e per essere promossi dovete avere la sufficienza in tutte le materie. Ma come funzionano questi benedetti scrutini? Semplice, ogni docente propone il voto, che deve essere intero (niente mezzi, più, meno), e basato su “congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola”, cioè almeno 3 prove orali e 3 prove scritte per quadrimestre/semestre. Questo voto però è solo “indicato”: ricordate che tutte le decisioni sono di competenza del consiglio di classe e non del singolo prof, per questo i voti proposti possono essere modificati dal consiglio. Il prof è poi obbligato a motivare il voto proposto, anche se questo è un “impreparato”: non equivale matematicamente ad un 2 ma ha il valore che il prof gli attribuisce nella sua spiegazione scritta.
INSUFFICIENZA, CHE FARE – Quando anche un solo voto proposto da un prof sia al di sotto del 6, il dirigente deve porre ai voti la vostra ammissione o non ammissione, e il voto del dirigente vale doppio e prevale in caso di parità. Se il voto è a favore della promozione, le vostre insufficienze si trasformeranno magicamente in 6, ma in caso contrario, il voto o i voti rimangono insufficienti e non sarete ammessi all’Esame di Maturità. Se non siete all'ultimo anno, invece, nello scrutinio finale si sospende il giudizio degli alunni che rimangono con delle insufficienze, e viene comunicata la situazione alle famiglie. A questo punto, durante l’estate, questi ragazzi dovranno studiare per il recupero del debito che, se avverrà entro l’inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo dopo aver sostenuto la verifica, comporterà la loro promozione.
Carla Ardizzone