
Manca circa una settimana alla fine della scuola, ormai è tempo di scrutini e qualcuno di voi starà tremando per paura della bocciatura. In realtà, esiste qualche trucchetto per ingannare l’attesa delle pagelle e sapere già da ora se è inutile sperare o se, almeno per quest’anno, la passerete liscia.
ASSENZE – Il nemico numero uno di ogni promozione è sicuramente un cospicuo numero di assenze accumulate durante l’anno scolastico.
Infatti, gli studenti che avranno superato il 25% di assenze sul monte ore saranno bocciati senza essere neppure scrutinati. Calcolare le ore di assenze al biennio è abbastanza semplice perché la riforma Gelmini ha standardizzato i percorsi di studio delle scuole superiori. In pratica, come possiamo leggere da Repubblica.it, gli studenti che frequentano il primo o il secondo superiore non devono aver superato le 223 ore di assenza per essere promossi.

QUALCHE ECCEZIONE – Esistono poi delle deroghe speciali che il Ministero ha previsto e che le scuole possono prendere in considerazione. Queste sono il sabato per motivi religiosi e i giorni di assenza per chi pratica attività sportive e agonistiche. Non contano nemmeno le assenze fatte per motivi di salute (adeguatamente documentati) e per la donazione del sangue.
CONDOTTA – Un altro nemico degli studenti che rischiano la bocciatura è la condotta. Spesso, molti ragazzi la sottovalutano pensando non influenzi molto la pagella, ma in realtà comportarsi bene durante l’anno ha il suo peso. Infatti, se non si raggiunge minimo il 6 in condotta si viene bocciati.
DEBITI – Poi, ci sono i debiti, quelli che gli studenti cercano disperatamente di recuperare prima degli scrutini per evitare le bocciature. Infatti, per essere promossi bisogna avere la sufficienza in tutte le materie e, se alla fine dell’anno gli studenti continuassero ad avere delle insufficienze, dovranno frequentare dei corsi di recupero durante l’estate. Questi corsi possono iniziare a luglio o ad agosto e devono concludersi prima di settembre in maniera da permettere la formazione delle nuove classi. La decisione di quando svolgerli è a discrezione delle singole scuole e, nel caso in cui ci fossero dei ragazzi che non abbiano recuperato le insufficienze nemmeno con i corsi, sarà il Consiglio di classe a decidere il da farsi.
Serena Rosticci