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Scegliere gli studi per trovare lavoro: i consigli dell’esperto

Seguire il cuore o la testa? Scegliere ciò che ci piace o ciò che conviene? Spesso gli studenti che hanno a che fare con l’orientamento e che devono scegliere la propria strada sono torturati da questi dilemmi.

E spesso questo succede perché pensano che gli studi che li appassionano non porteranno lavoro. Ma invece di rinunciare totalmente ai propri sogni, la via potrebbe essere quella di trovare una applicazione dei propri talenti che si concilia anche con le esigenze del mondo del lavoro. Sembra impossibile? In realtà non è così difficile come può sembrare. Infatti, ci sono realtà che fanno scuola in questo: dal mondo della comunicazione a quello del management, dall’area delle arti visive a quella del cinema o della moda, sanno conciliare le aspirazioni creative dei propri studenti con le richieste delle aziende, ottenendo un alto tasso di occupazione tra i propri neolaureati. Ecco quindi i consigli di Max Giovagnoli, di IED Istituto Europeo di Design, in una esclusiva intervista video per Skuola.net

CORSI DI SERIE A E CORSI DI SERIE B – Non bisogna cedere alla tentazione di credere che ci siano corsi di per se stessi “migliori” di altri per trovare, nel futuro, un lavoro. Ma come sostiene Max Giovagnoli, Coordinatore Area Cinema e New Media di IED, ci sono scelte migliori e peggiori per arrivare a ciò che vogliamo. Si può scegliere di prendere l’autostrada o la scorciatoia che “fa arrivare prima e senza troppa competizione sul campo”. La scelta, insomma, non sta nell’obiettivo che ci si prefigge ma nel percorso che si fa per arrivarci. Ad esempio, Max sostiene che trovare lavoro nel settore della moda, del design, delle nuove tecnologie o, più generalmente, nell’ambito delle professioni creative, “non è più difficile che in tanti altri settori, ma è difficile se non ci si forma nel modo giusto”. L’ Italia, infatti, “ha un’industria creativa, ma anche dell’intrattenimento, dell’informazione e della comunicazione molto forte” e sono molte le realtà che offrono occupazione in questo campo, anche se spesso si crede il contrario. Max cita, ad esempio, “le nuove tecnologie, un ambito di mercato che ha diversi asset” che vanno “dalla moda all’arte al design”. Ma per essere competitivi bisogna avere “una prospettiva internazionale”.

TROVARE LAVORO, DIPENDE DA VOI - Essere aggiornati, trovare il proprio tratto distintivo, studiare il campo in cui ci si vuole specializzare prima di buttarsi a capofitto. E soprattutto, seguire la propria indole: ecco i segreti di una giusta scelta di studi e di buone prospettive lavorative secondo Max Giovagnoli. E davanti ad un colloquio di lavoro, non bisogna aver paura di mostrarsi anche originali e fantasiosi, perché curiosità e originalità pagano sempre. E se il lavoro non si vuole cercare ma lo si vuole creare, mettere in piedi una start up potrebbe essere la carta vincente. Ma secondo il consiglio di Max, “non basta una buona idea se non c’è il progetto di sviluppo di quella idea, che deve essere a lungo o medio termine: che possa quindi creare benessere a chi imprende dai 5 anni in su”.

Carla Ardizzone