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scarcerata docente che aveva avuto un figlio con studente minorenne

Torna in libertà la giovane docente di ripetizioni condannata qualche anno fa, per atti sessuali e violenza sessuale per induzione su un suo studente di 13 anni. Da quel rapporto, andato avanti dal 2017 al 2019, il ragazzo - oggi maggiorenne - e l'insegnante avevano avuto un figlio.

Ora, dopo un periodo di detenzione - dopo una condanna a 6 anni e 5 mesi - la donna è stata scarcerata per scontare la sua pena fuori dalla prigione.

La decisione è stata presa dal tribunale di sorveglianza di Firenze, che ha disposto per la donna l'affidamento in prova ai servizi sociali di Prato, per iniziare un percorso di reinserimento sociale.

Indice

  1. Il percorso verso il reinserimento
  2. Sminuiva le sue responsabilità
  3. La relazione tra docente e studente

Il percorso verso il reinserimento

La donna usufruirà di una prima opportunità lavorativa: una borsa di lavoro di tre mesi e l’assunzione con un contratto part-time come operatrice socio-sanitaria (Oss) presso una cooperativa della zona, per fornire assistenza domiciliare ai pazienti.

Il progetto di reinserimento è stato approvato dal tribunale, che ha ritenuto la scarcerazione un passo necessario per il suo percorso. E gli avvocati dell'ex docente hanno sottolineato come la donna abbia "affrontato tutti i passi ritenuti necessari dalla giustizia".

Proprio per questo, i giudici hanno ritenuto che il percorso rieducativo della donna possa essere affrontato meglio fuori dal carcere, con il supporto dell'Ufficio delle esecuzioni penali esterne (Uepe).

Sminuiva le sue responsabilità

L'iter che ha portato alla decisione del tribunale, però, non è stato privo di ostacoli. Fino a qualche tempo fa la situazione era diversa e la scarcerazione sembrava ben lontana. In precedenti valutazioni, infatti, i giudici della Sorveglianza avevano notato che la donna tendeva a sminuire le proprie responsabilità

Questa valutazione aveva portato, a febbraio 2025, al respingimento di una prima richiesta di detenzione domiciliare e di affidamento in prova. Tuttavia, i giudici hanno ora mutato il proprio orientamento, constatando che la donna abbia intrapreso un percorso rieducativo. 

La relazione tra docente e studente

I fatti che hanno portato alla condanna risalgono a un intervallo di tempo che va dal 2017 ai primi mesi del 2019. In quel periodo l'allievo aveva 13 anni e prendeva lezioni private di inglese in casa dalla donna per superare l’esame di terza media. 

A scoprire tutto era stata la madre del minorenne, insospettita dal turbamento del figlio. A quel punto, il ragazzo aveva raccontato tutto.

La prova definitiva che la docente e lo studente avevano avuto una relazione, in cui il ragazzo si era reso parte attiva e consenziente, è arrivata da un esame del DNA sul bambino nato nel 2018, che ha confermato la paternità del ragazzo, facendo scattare la denuncia da parte dei genitori dello studente. 

Sotto indagine era finito anche il marito della donna, poi assolto, dopo essere stato accusato per aver riconosciuto il bambino come suo anche se non lo era. 

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