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di Margherita Paolini
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lo scorso 10 aprile si è tenuta a Milano la presentazione della seconda edizione di SafeBook by Durex

Lo scorso 10 aprile presso la Sala Alessi di Palazzo Marino di Milano si è tenuta la presentazione del progetto SafeBook, quest’anno alla sua seconda edizione, lanciato da Durex e patrocinato dal Comune di Milano. Un appuntamento importante di educazione e prevenzione sessuale a cui hanno aderito ben 300 studenti provenienti dalle scuole medie e superiori pubbliche e private della città.

INSEGNANTI D’ECCELLENZA- Tra gli ospiti dell’evento il Professor Giovanni Ziccardi esperto di Informatica Giuridica dell’Università degli Studi di Milano, il Professor Maurizio Bini, responsabile della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Niguarda di Milano e specialista sulla prevenzione sessuale, il Professor Massimo Galli, Direttore dell’Istituto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco.

Inoltre presente anche il Dottor Giovanni Del Bene, Coordinatore del Progetto Scuola Anlaids, l’Associazione nazionale per la lotta contro l’AIDS che, anche quest’anno ha sostenuto il progetto collaborando alla redazione del materiale informativo, e accompagnando le scuole e i genitori nel complesso ruolo di educatori. Testimonial d’eccezione del progetto Gianluigi Buffon che a sostegno dell’iniziativa ha partecipato con un video selfie.

PARLANDO DI- Questa è stata un’importante occasione per trattare argomenti molto delicati e altrettanto vicini ai giovani, come quelli concernenti la sfera sessuale e non solo. Si è parlato anche di cyber bullismo e quindi dei cattivi utilizzi del web, dei rischi della rete. Ma al centro del dibattito il fenomeno del sexting i cui risvolti sono sottovalutati dalla maggior parte dei giovani interessati in altissima percentuale da questa moda: 1 su 4 ha infatti dichiarato di essere a conoscenza di questa usanza.

SUCCESSO DEL PROGETTO- Secondo la Durex Global Sexual Wellbeing Global Survey, una ricerca internazionale condotta su 29.000 persone maggiorenni in 36 paesi, sarebbero oltre 4 italiani su 5 ad apprezzare iniziative simili di educazione e informazione sessuale rivolte ai giovani. Per questo motivo alcuni delle autorità presenti all’evento hanno espresso il loro impegno a supportare i professori nell’indirizzare i giovani a dei corretti comportamenti, tramite il linguaggio 2.0 e strumenti multimediali vicini e apprezzati dai giovanissimi: come le videolessons e le le lavagne multimediali.

Margherita Paolini