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ritorno scuolaIl Consiglio dei ministri riunito oggi sta definendo il nuovo decreto legge con misure per il contenimento della pandemia di Covid, e sul tavolo ci sono anche le questioni riguardanti il ritorno a scuola a gennaio.
Sembra ormai fuori di dubbio che il si tornerà in classe regolarmente dal 10 di questo mese, senza grandi slittamenti eccetto situazioni particolarmente gravi, come da norma.
Tuttavia saranno varate nuove misure per la scuola, in particolare per quanto riguarda la gestione dei casi di positività in classe.

Come si tornerà a scuola dal 10 gennaio

Se la data si può dire ormai sicura, nonostante le proposte di rinvio che si sono succedute in questi giorni, per capire in che modo si tornerà a scuola dal prossimo 10 gennaio bisognerà attendere l'approvazione del decreto legge in discussione in questo momento. Le nuove regole sulla quarantena presenti nella bozza del decreto, che potrebbero essere confermate durante il Consiglio dei ministri di oggi, prevedono una differenziazione legata alle fasce d'età, come riportato dal Corriere della Sera:

  • Per gli alunni dai 0 ai 6 anni, nel caso di 1 positivo in classe scatterà la quarantena per tutti;
  • Per gli alunni delle scuole primarie, con un solo caso la classe resta in presenza con sorveglianza e testing, mentre nel caso di 2 positivi scatterà la quarantena di 7 giorni per tutta la classe;
  • Per gli studenti delle scuole medie e superiori (dai 12 anni in su), con 1 solo caso positivo è prevista la sola sorveglianza; nel caso di 2 positivi, la classe resta in presenza, ma continua il monitoraggio e si indosseranno mascherine Ffp2. Se si dovessero verificare ben 3 casi, solo i vaccinati resterebbero in presenza e continuerebbero con la sorveglianza, mentre i non vaccinati andrebbero in Dad. A partire dal quarto caso, tutti andranno in quarantena.
  • Le altre misure del nuovo decreto Covid

    Non solo scuola nel decreto che il Governo sta per varare. Nella bozza è prevista infatti l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50 che non lavorano residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, ovviamente con le dovute esenzioni per i soggetti fragili. L'obbligo avrebbe durata fino al 15 giugno, ma la data è ancora in discussione.
    Tra le altre novità, a partire dal 15 febbraio sarà necessario esibire il Super Green Pass (ottenibile con il vaccino o con la guarigione dal Covid) per i lavoratori pubblici e privati che abbiano compiuto 50 anni. Chi tra di loro non dovesse avere il Super Green Pass, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, può venire sospeso per un massimo di dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
    Fino al 31 marzo, secondo la bozza, dovranno avere il Super Green Pass anche lavoratori e clienti dei servizi alla persona (es. parrucchieri ed estetisti), di servizi commerciali, di negozi e centri commerciali, di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni, di servizi pubblici.
    Sono esentati i lavoratori e i clienti dei negozi di alimentari e farmacie.
    Inoltre, sarà richiesto il passaggio allo smartworking il più possibile per aziende pubbliche e private.