.jpg)
Sembra ormai fuori di dubbio che il si tornerà in classe regolarmente dal 10 di questo mese, senza grandi slittamenti eccetto situazioni particolarmente gravi, come da norma. Tuttavia saranno varate nuove misure per la scuola, in particolare per quanto riguarda la gestione dei casi di positività in classe.
-
Leggi anche:
- I migliori licei di Milano 2021/22: quali sono e dove si trovano
- Iscrizioni scuola 2022/2023, guida completa: come iscriversi online
- I migliori licei scientifici scienze applicate in Italia 2021 2022
Come si tornerà a scuola dal 10 gennaio
Se la data si può dire ormai sicura, nonostante le proposte di rinvio che si sono succedute in questi giorni, per capire in che modo si tornerà a scuola dal prossimo 10 gennaio bisognerà attendere l'approvazione del decreto legge in discussione in questo momento. Le nuove regole sulla quarantena presenti nella bozza del decreto, che potrebbero essere confermate durante il Consiglio dei ministri di oggi, prevedono una differenziazione legata alle fasce d'età, come riportato dal Corriere della Sera:
Le altre misure del nuovo decreto Covid
Non solo scuola nel decreto che il Governo sta per varare. Nella bozza è prevista infatti l'introduzione dell'obbligo vaccinale per gli over 50 che non lavorano residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, ovviamente con le dovute esenzioni per i soggetti fragili. L'obbligo avrebbe durata fino al 15 giugno, ma la data è ancora in discussione.Tra le altre novità, a partire dal 15 febbraio sarà necessario esibire il Super Green Pass (ottenibile con il vaccino o con la guarigione dal Covid) per i lavoratori pubblici e privati che abbiano compiuto 50 anni. Chi tra di loro non dovesse avere il Super Green Pass, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, può venire sospeso per un massimo di dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Fino al 31 marzo, secondo la bozza, dovranno avere il Super Green Pass anche lavoratori e clienti dei servizi alla persona (es. parrucchieri ed estetisti), di servizi commerciali, di negozi e centri commerciali, di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni, di servizi pubblici.
Sono esentati i lavoratori e i clienti dei negozi di alimentari e farmacie.
Inoltre, sarà richiesto il passaggio allo smartworking il più possibile per aziende pubbliche e private.