
È ufficialmente entrato in vigore il nuovo Dpcm, il secondo firmato dal Premier Mario Draghi. Le novità che sono state introdotte con il passaggio dal vecchio al nuovo decreto non sono poche, e le più succose riguardano proprio la scuola.
Vediamo quindi subito come potrebbe essere la situazione scolastica la prossima settimana, sperando nel passaggio da zona rossa a zona arancione di regioni attualmente nella fascia con più restrizioni.
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Quali regioni potrebbero passare in arancione?
Come ormai dovrebbe essere chiaro ai più, è il Ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme al Comitato Tecnico Scientifico, a decretare il passaggio delle regioni da una fascia di rischio a un’altra valutando, di settimana in settimana, i dati sui contagi, sui tamponi e sulle terapie intensive forniti dalle regioni stesse. Dunque, in attesa della decisione riguardante questa settimana, è possibile fare pronostici per capire quali sono le regioni che potrebbero cambiare colore la settimana prossima. Secondo l’analisi di SkyTg24, non sono pochi i territori attualmente tinti di rosso che potrebbero trasformarsi di nuovo in arancione, come: Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia e Toscana. Tutte le regioni sopra elencate sono candidate per la zona arancione, mentre a rimanere nella fascia di rischio più alta, quella rossa, dovrebbero essere Campania e Valle d’Aosta. Non dovrebbero esserci i presupposti, invece, per un passaggio da zona arancione a zona rossa per tutte le regioni attualmente arancioni, che ricordiamo essere: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto e alle Province autonome di Bolzano e Trento. Inoltre, con l'introduzione di questo nuovo decreto, a decorrere dal 7 aprile 2021 e fino al 30 aprile 2021, nelle regioni i cui territori si collocano in zona gialla si applicano le misure stabilite per la zona arancione, e dunque, le zone gialle sono di fatto sparite, almeno per il momento, dalla cartina italiana.
Quali sono le restrizioni per la scuola in zona arancione?
Con il passaggio da zona rossa a zona arancione non sono pochi i cambiamenti che i territori si troverebbero ad affrontare. Tra i più significativi, oltre alla riapertura dei negozi al dettaglio che vendono beni non di prima necessità, vi sono anche variazioni nelle restrizioni previste per l’apertura delle scuole. Come è possibile leggere sul sito del governo, in zona arancione, dal 7 al 30 aprile 2021, è assicurato in presenza lo svolgimento dei servizi educativi per l'infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti), dell’attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia (materna), dell’attività scolastica e didattica della scuola primaria (elementari) e dell’attività scolastica e didattica della scuola secondaria di primo grado (scuole medie). Inoltre, almeno fino al 30 aprile, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, quindi i licei, gli istituti tecnici e i professionali garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca. Mentre la restante parte dei ragazzi si avvale della didattica a distanza. Inoltre è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Infine è bene ricordare che in tutte le scuole di ogni ordine e grado è obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso dei predetti dispositivi.
Parlando invece di studio, ecco cosa fai sempre invece di studiare!