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Le parole fanno più male delle botte. Così scriveva Carolina Picchio prima di porre fine alla sua esistenza a seguito della diffusione online di sue foto intime. Dieci anni dopo questo tragico evento, la battaglia contro bullismo e il cyberbullismo è ancora aperta per raggiungere l'obiettivo di farli fuori una volta per tutte dalle nostre scuole. Un sogno che deve e può diventare realtà, il prima possibile. È questa la missione di RispettAMI, il progetto per il contrasto al bullismo nelle scuole promosso da Citroën e realizzato insieme a Skuola.net, con la collaborazione di Mabasta (Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti), associazione studentesca nata da un gruppo di studenti e professori proprio per lottare insieme contro il bullismo.
Questa volta, a ospitare il “No Bully Day” organizzato da Citroën, Skuola.net, e Mabasta è stato l’Istituto all’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni di Roma: ragazzi e docenti hanno potuto vivere una giornata di sensibilizzazione e di supporto a chi è vittima di bullismo, ma soprattutto hanno potuto porre le basi per un vero e proprio programma per prevenire il fenomeno a scuola.
“Ambassador” dell’evento è stata l’anticonformista Citroën AMI 100% ëlectric, che rappresenta il mood dell’iniziativa e ha accompagnato gli alunni per tutta la giornata. Infatti la stessa AMI è stata oggetto di “bodyshaming”, ovvero presa d’assalto sui social per via delle sue forme anticonvenzionali. Gli hater non capivano che quelle forme erano dettate dal desiderio di fornire anche gli adolescenti - si può guidare infatti a partire da 14 anni con il patentino per i ciclomotori - la possibilità di avere un mezzo di mobilità sostenibile sia in termini ambientali che economici.
Quella al Sereni non è stata certo la prima tappa di RispettAMI, fa seguito infatti all’appuntamento con il “No Bully Day” all’Istituto Don Milani di Gragnano, clicca qui.
Insieme contro il bullismo: sinergia di docenti e studenti nel modello di RispettAMI nelle scuole
Un metodo, quello di Mabasta, ormai “brevettato”. È diventato un vero e proprio protocollo ed è già stato attivato in circa 1800 classi. Consiste in un programma che vede lavorare insieme professori e studenti, attraverso una serie di attività che funzionano realmente contro la violenza - fisica, psicologica o virtuale - a scuola.
Dopo il Don Milani di Gragnano, il protocollo di Mabasta, ampliato e reso ancora più efficace dall’intervento di Citroën AMI insieme a Skuola.net, è stato quindi “installato” anche nella seconda scuola raggiunta da RispettAMI, l’Istituto Tecnico Agrario Emilio Sereni di Roma.
All’incontro iniziale, il “No Bully Day”, hanno partecipato un centinaio di studenti e professori. Le ore di scuola sono state dedicate, per questo giorno speciale, al dialogo sull’importanza del rispetto e dell’amicizia contro ogni forma di bullismo e di cyberbullismo. Ma il “piano” non finisce certo qui: continueremo a visitare altre scuole e a diffondere online la cultura del contrasto al bullismo e al cyberbullismo.
Se vuoi vedere nel concreto cosa è stato fatto al Sereni di Roma, guarda il video: la creator ufficiale di Skuola.net, Noemi David, ci accompagna dietro le quinte (e non solo) del “No Bully Day”, intervistando i suoi protagonisti.
“No Bully Day”: i Bulliziotti e il MaBaProf, lavoro di squadra contro il bullismo
Il “No Bully Day” è, infatti, la base di partenza del sistema antibullismo di RispettAMI. Perché in questa giornata succede qualcosa di fondamentale: le classi della scuola eleggono i propri referenti di classe anti-bullismo tra insegnanti e studenti.
Si tratta di un docente referente (MaBaProf) e di due studenti referenti (un Bulliziotto e una Bulliziotta), che dal momento dell’elezione avranno un ruolo di primaria importanza nell’intera scuola. Il docente si assumerà, infatti, il compito di essere il punto di riferimento in caso di bullismo e cyberbullismo, prendendo, se servono, i giusti provvedimenti. I due Bulliziotti, invece, avranno il ruolo di ricevere segnalazioni dai compagni, e di tenere gli occhi bene aperti per scovare eventuali vessazioni di ogni genere.
Nulla di rivoluzionario: la figura del referente scolastico è prevista dalla recente legge contro bullismo e cyberbullismo nelle scuole (71/2017). Ma la forza del piano di RispettAMI è quello di potenziare ciò che vuole la legge. Infatti, se quest’ultima prevede un solo referente scolastico per tutto l’istituto, qui si vuole eleggerne uno per classe, con un supporto ben più attivo da parte degli studenti. Loro, infatti, possono avere un ruolo di controllo ben più profondo tra i propri compagni di scuola.
Non è finita. La lotta al bullismo prosegue: durante il “No Bully Day” è prevista l’installazione di materiale informativo in classe, che riporta i punti previsti dal protocollo di intervento, e quella dell’AMICallBox, cioè una vera e propria buca postale che permette a tutti i ragazzi di inserire segnalazioni anonime in caso di bisogno, accessibile solo ai MaBaprof.
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Non solo “No Bully Day”: la lotta al bullismo non si ferma
La lotta al bullismo non può, ovviamente, concludersi in un solo giorno. Come detto, il “No Bully Day” è solo il punto di partenza: a seguire, infatti, il progetto prevede la formazione a distanza dei referenti antibullismo, con tre incontri nel corso dell’anno scolastico per individuare le misure più opportune e tracciare un bilancio, alla fine del periodo, dei mesi trascorsi.
Inoltre, per tutte le classi partecipanti sarà messa a disposizione una piattaforma di segnalazione online - parallela all’AMICallBox - dove inviare i propri messaggi in forma anonima in caso di segnalazioni. In questo caso, è il team di Skuola.net e Mabasta a potervi accedere, per poi inoltrare le richieste esclusivamente ai MaBaprof. Grazie all’ Helpdesk, Mabasta e Skuola.net potranno inoltre supportare, in caso di necessità, i referenti delle scuole.
Il viaggio di RispettAMI continua
“Per Citroën il progetto RispettAMI è molto importante” - afferma Alessandro Musumeci, Marketing Manager Citroën Italia - “perché entriamo nelle scuole con il quadriciclo AMI, che si può guidare dai 14 anni ed è full electric. Così mandiamo un messaggio di mobilità sostenibile, di mobilità Green. Ma soprattutto, con il progetto RispettAMI, vogliamo contribuire alla lotta a un problema reale per i giovani, quello del bullismo e del cyberbullismo”.
Visto il successo di questa edizione, il viaggio di RispettAMI continua: seguiteci nelle prossime settimane per conoscere tutti gli aggiornamenti della nostra lotta contro il bullismo!