
RispettAMI ha l’obiettivo di tenere alta l’attenzione di tutti - studenti, prof e genitori - sul bullismo, ma anche di sviluppare azioni concrete nelle scuole. Così Skuola.net, Mabasta e l’anticonformista Citroën AMI 100% ëlectric hanno raggiunto l’Istituto Don Milani di Gragnano per una giornata di sensibilizzazione e di supporto concreto a chi è vittima del fenomeno, che darà inizio a una serie di attività mirate per combatterlo ed eliminarlo dalla comunità scolastica. Una scelta non casuale, visti i recenti fatti di cronaca che hanno visto uno studente del territorio togliersi la vita proprio a causa del bullismo. Ma RispettAMI non si ferma certo qui e il 30 novembre sarà a Novara per la sua seconda tappa presso l’istituto tecnico Giuseppe Omar.
RispettAMI, studenti e prof insieme contro il bullismo
Il bullismo e il cyberbullismo spesso si alimentano con il silenzio delle vittime e con la compiacenza di coloro che assistono. L’unico modo per sconfiggerlo è quello di unire le forze creando un'alleanza tra studenti e docenti. È il principio del protocollo proposto da Mabasta, un programma di attività che ha installato nel Don Milani un vero e proprio sistema di difesa “brevettato” contro il bullismo.In una mattinata di incontri e di attività, alla quale hanno partecipato più di 200 studenti del primo anno e i loro professori, c’è stata la possibilità di incontrarsi e riflettere sull’importanza del rispetto e dell’amicizia contro ogni forma di vessazione, che sia fisica o psicologica, dentro o fuori dalla scuola, online o offline.
Il piano di azione anti-bullismo di RispettAMI
Ciò che è importante sapere è che il modello applicato durante il progetto RispettAMI agisce all’interno della recente legge contro bullismo e cyberbullismo nelle scuole (71/2017) - che, però, prevede un solo referente scolastico per tutto l’istituto - e mira a potenziarne l’azione attraverso una rete di supporto ancora più capillare, dove fanno la loro parte non solo i docenti, ma anche gli studenti.RispettAMI, quindi, compie la missione di “debullizzare” le scuole attraverso il metodo messo a punto da Mabasta - e che la stessa associazione, in pochi anni, ha già attivato in 1800 classi -, ampliato e reso ancora più efficace dall’intervento di Citroën AMI insieme a Skuola.net.
Questo è possibile attraverso un protocollo ad hoc, che dota ogni gruppo classe di un ramificato sistema contro il bullismo, in cui ognuno può fare la propria parte e che si sviluppa attraverso una serie di azioni che iniziano nel giorno di partenza dell’iniziativa - il No Bully Day - nella singola scuola.
No Bully Day: ecco come si sconfigge il bullismo dal basso
Tutto parte dal No Bully Day: dopo una necessaria introduzione e spiegazione del progetto, sono gli stessi componenti delle classi a entrare in campo eleggendo i propri referenti di classe anti-bullismo tra insegnanti e studenti.Dopo la votazione sarà quindi convalidata l’elezione di un docente referente (MaBaProf) e di due studenti referenti (un Bulliziotto e una Bulliziotta). Il primo ha il compito di ascoltare i ragazzi per poter prendere, se servono, i giusti provvedimenti. Mentre i secondi sono studenti che hanno il ruolo di ricevere segnalazioni e di osservare casi sospetti.
La giornata all’insegna della lotta al bullismo prevede poi l’installazione di materiale informativo in classe, funzionale a ricordare i punti previsti dal protocollo di intervento, e quella dell’AMICallBox, cioè una scatola, accessibile solo ai MaBaprof e da loro monitorata, che permette a tutti i ragazzi di inserire segnalazioni anonime in caso di bisogno.
Dopo il No Bully Day… RispettAMI continua
A seguire, dopo il No Bully Day, l’iniziativa entra a far parte della vita quotidiana degli studenti, con altre attività altrettanto importanti che hanno l’obiettivo di stabilizzare l’intervento.Una di queste è la formazione dei referenti antibullismo, durante la quale sia docenti che studenti referenti partecipano a un programma di formazione a distanza che prevede tre incontri nel corso dell’anno scolastico per individuare le misure più opportune e tracciare un bilancio, alla fine del periodo, dei mesi trascorsi.
Contestualmente viene creata, per tutti i componenti delle classi coinvolte, un’area di segnalazione online - parallela all’AMICallBox - dove tutti possono inviare i propri messaggi in forma anonima e che viene consultata da un team di Skuola.net e MaBasta per essere poi inoltrata esclusivamente dai MaBaprof. Lo stesso team, inoltre, attraverso un Helpdesk, manterrà i contatti con i referenti nelle scuole, supportandoli in caso di necessità.