
ULTIMA GIORNATA - Peccato che il termine ultimo fosse fissato improrogabilmente entro il 31 agosto. Come al solito in Italia, la regola non si rispetta mai. Se da una parte gli studenti hanno potuto godere di alcuni giorni di vacanza extra, dall'altra ad una settimana (o anche meno, visto che in Lombardia si ricomincerà già da lunedì) dall'inizio delle scuole ancora non sanno in quale classe dovranno stare l'anno prossimo. E non penso sia una bella sensazione.
579.000 - Sono 579.000 gli studenti con "giudizio sospeso" e di questi sono circa 150.000 quelli con tre o più debiti. Con la nuova riforma, anche chi non recupererà una sola materia, potrà essere bocciato. Anche chi ha tutti voti alti nelle altre restanti altre. Potrà sembrare ingiusto, ma la scuola superiore non è come l'università, dove lo studente può scegliere alcune materie da studiare nel piano di studi. Bisogna aver raggiunto la sufficienza in tutte le materie per poter passare l'anno. Chiaramente si spera in una certa intelligenza e flessibilità da parte delle commissioni nel giudicare globalmente il ragazzo al di là dell'esito della prova stessa.
ALTRE DIFFICOLTA' - Ma, per il mezzo milione di studenti alle prese con gli esami di riparazione reintrodotti dall'ex ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, le difficoltà non finiscono qui. In questo scorcio di settembre, una consistente fetta dovrà confrontarsi con docenti mai visti prima. Infatti, nonostante la norma preveda che a giudicare i ragazzi sia lo stesso consiglio di classe di giugno (con gli stessi professori), in caso di "non disponibilità" da parte degli interessati la scuola potrà provvedere alla sostituzione del prof. Fra trasferimenti, pensionamenti e supplenti (che cambiano scuola ogni anno) circa un terzo dei prof avrà un volto nuovo. Circostanza che per gli studenti rappresenta una difficoltà aggiuntiva.
BOCCIATI RECORD? - Se anche una minima parte dei 579 mila ragazzi impegnati negli esami di riparazione dovesse non farcela, il bilancio dell'anno 2007/2008 si chiuderebbe con un preoccupante segno più: quello dei bocciati. Dodici mesi fa, gli studenti non ammessi all'anno successivo, come vengono chiamati in burocratese i bocciati, hanno raggiunto quota 14,5 per cento. Cifra molto vicina al 13,7 per cento "provvisorio" registrato lo scorso mese di giugno, cui occorrerà aggiungere i bocciati della tornata di fine estate. I primi dati si conosceranno soltanto alla fine della settimana prossima e solo allora sarà possibile dare un giudizio sull'efficacia della novità introdotta lo scorso anno.
