
Comunque una situazione di equilibrio, che si è rispecchiata anche sul forum, dove alcuni dei nostri utenti hanno espresso la loro opinione. Il nostro Blue Angel, autore dell'articolo di ieri, ha confermato il suo parere sostanzialmente negativo. Gli ha fatto poi eco matart91, che ha denunciato una preoccupante deriva autoritaristica della scuola italiana, con le decisioni che vengono prese dall'alto e gli studenti costretti solamente a subire, perché eventuali "rivolte" vengono represse nel "sangue" di minacce di cancellazioni gite e riduzione di voti. E prevede che la crescente pressione farà nascere grandi proteste in seno al mondo studentesco.
Di parere invece opposto si è dimostrata IPPLALA, che ha invece rimarcato la necessità di avere alcune regole, per arginare un fenomeno molto diffuso nelle nostre scuole: l'indebitamento fantozziano dello studente. Molti infatti si portano dietro per anni anche 3-4 debiti, senza mai riuscire a recuperarli. Il risultato? Si va all'università con tante lacune che poi possono causare un naufragio che si poteva evitare avendo basi culturali più solide.
