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di Cristina Montini
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Non studieremo più Napoleone, ma Facebook! articolo
Al posto di Napoleone studieremo Facebook? Forse sì, se verrà imitato l'esempio della Gran Bretagna. E visto che noi siamo maestri a copiare (e male) quello che avviene all'estero distruggendo quanto c'è di buono da noi, forse c'è da preoccuparsi.
E' il quotidiano The Guardian ad aver pubblicato alcune indiscrezioni che riguardano l’imminente riforma della scuola elementare in Gran Bretagna.

ANCHE IN INGHILTERRA C’È ARIA DI RIFORME - In Ministero dell’Istruzione britannico ha infatti incaricato un gruppo di specialisti per elaborare un nuovo piano di studi per i bambini della scuola primaria. Il documento non è ancora ufficiale, ma il quotidiano londinese ha pubblicato alcune anticipazioni che, per il loro carattere di riforma radicale, hanno già fatto discutere.

SEI MATERIE POSSONO BASTARE - Il programma riduce drasticamente il numero delle materie di studio, passando dagli attuali 13 insegnamenti a soltanto 6 materie, raggruppate in diverse aree: comprensione dell'inglese, delle comunicazioni e dei linguaggi; comprensione della matematica; comprensione scientifica e tecnologica; comprensione umana, sociale e ambientale; comprensione della salute fisica e dell'esercizio; comprensione delle arti e del disegno.

PIU’ INTERNET PER TUTTI - Ma la cosa che ha colpito di più è stata l’intenzione di aumentare le ore di studio da dedicare alle nuove forme di comunicazione digitale per insegnare, perfino ai più piccini, ad utilizzare un computer e a navigare correttamente in internet. E fin qui, forse, niente di male. Il punto è che parallelamente verranno ridotte le ore da dedicare allo studio della storia.

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STORIA: NE BASTA POCA - Più precisamente, nel nuovo programma viene prospettato che alle elementari sarà sufficiente insegnare soltanto due periodi storici, a scelta dell’insegnante, e dare così maggior spazio allo studio di blog, podcast, Facebook, Twitter e Wikipedia. Gli “esperti” britannici, infatti, considerando che la storia poi si dovrà comunque ristudiare nelle scuole di grado superiore, ritengono che sia più importante fornire ai piccoli studenti subito gli strumenti utili per affrontare il mondo del web.

LE CRITICHE - Ma le critiche non mancano. Che senso ha permettere ai giovanissimi di usare con dimestichezza gli strumenti informatici se poi non sanno scrivere correttamente nella loro lingua? Perché dare più importanza alla conoscenza del web, se poi vengono a mancare delle solide basi culturali? Non si dovrebbe forse cercare di mediare tra le nuove esigenze della società 2.0 con la necessità di una preparazione culturale più completa e valida possibile?

LE VOSTRE OPINIONI - Con un sondaggio Skuola.net vi ha chiesto cosa ne pensate voi della faccenda: in realtà vi divedete, perchè coloro che sono d'accordo con la riforma britannica sono il 50,4% e avete votato così, sostanzialmente perchè, come dice Megu "l'informatica dopotutto si avvicina di più alla nostra generazione... La storia sì è importante ma... Preferisco Internet". Ma il 49,6% di voi difende comunque lo studio della storia, riconosciuta come fondamentale fonte del sapere che non può essere sostituita, ma semmai integrata, con altre materie. E come afferma The Chemist "la priorità si chiama storia, d'accordo internet è più prossimo alle nostre generazioni, ma... la storia è la cultura, se non ci fosse storia non ci sarebbe internet".

Voi cosa ne pensate di tutte queste riforme della scuola? Qual è, secondo voi, la riforma veramente necessaria, ma che ancora nessuno ha mai proposto? Scrivetecelo commentando la news.