
La ricreazione, è noto, è un momento "sacro" per gli studenti, non solo come spazio in cui divertirsi e socializzare, ma anche come preziosa pausa per ricaricarsi tra una lezione e un'altra. Sarebbe straordinario realizzare la ricreazione in spazi aperti e non chiusi nella propria classe, in pochi metri quadrati, senza la possibilità di prendere un po' di aria.
Eppure succede anche che, sebbene la scuola sia dotata di cortile, ne venga vietato l'accesso agli studenti. L'ultimo caso lo riporta il sito web locale "BergamoNews". In una circolare del 13 ottobre scorso, il dirigente scolastico, Lorena Peccolo, chiarisce le modalità di svolgimento dell'intervallo: gli studenti non potranno uscire nello spazio esterno della scuola, ma dovranno rimanere all'interno dell'istituto (compresa la propria classe). Infatti, il cortile della scuola sarà destinato al parcheggio.
E tu che tipo da intervallo sei?
NIENTE INTERVALLO IN CORTILE: E' UN PARCHEGGIO - “Il Consiglio D’Istituto nella seduta del 5 ottobre 2016 ha preso in esame l’utilizzo del cortile della scuola, chiarendo definitivamente che il cortile è spazio destinato a parcheggio. Per questa ragione da lunedì 17 ottobre 2016 l’intervallo si svolgerà esclusivamente all’interno dell’Istituto” - si legge sul sito. Una decisione che ha lasciato perplessa la comunità studentesca, "considerando che da sempre si è scesi in cortile per l’intervallo al Vittorio Emanuele". Una decisione che non piace nemmeno ai docenti. Skuola.net ha provato a contattare la dirigente, che non ha voluto commentare. Il contenuto della circolare è chiaro: il cortile deve essere usato come parcheggio.
CORTILE DI SCUOLA: ADDIO STUDENTI, BENVENUTE AUTOMOBILI- E non è una novità. Secondo gli ultimi dati riportati da CittadinanzaAttiva, il 31% dei cortili delle scuole italiane è usato come parcheggio dal personale e dalle famiglie, andando contro il suo reale scopo di utilizzo. Purtroppo però, anche quando il cortile è usato dagli studenti per le pause o per le attività sportive (non di rado al posto delle palestre), le condizioni sono precarie. Presentano per il 23% segni di precarietà o ruggine, il 21% presenza di ingombri, il 18% di assenze di porte anti-panico. Più della metà, invece, prevede la presenza di pavimentazione sconnesse con ovvi pericoli per l'incolumità fisica dei ragazzi.
Andrea Carlino