Registro elettronico hackerato, 13 denunce

ATTACCO HACKER - I voti si alzano, come per magia e quanto basta per raggiungere la sufficienza, e le denunce fioccano per i 13 ragazzi accusati di “truffa informatica”. Cinque gli hacker, 8 i beneficiari della truffa messa in atto lo scorso anno tanto che alcuni di loro sono stati anche bocciati per via del 5 condotta che hanno incassato dopo le denunce. Il registro elettronico è ormai sotto attacco hacker e sta mostrando tutte le sue debolezze. E’ accaduto a Bologna, nell’istituto tecnico Rosa Luxemburg, e ora si torna a parlare di allarme sicurezza. La scuola ha interdetto l’uso del registro agli studenti ma si tratta di una prassi ben consolidata nelle scuole italiane.

REGISTRO IN MANO AGLI STUDENTI – Spesso accade infatti che i prof, poco in sintonia con l’uso dei nuovi dispositivi informatici, chiedano aiuto agli studenti per l’inserimento di voti, assenze e note di vario genere. A rivelarlo è un sondaggio di Skuola.net su un campione di 2000 studenti: il 30% degli intervistati racconta infatti che in classe capita che il prof chieda aiuto. Un terzo solo per compiti e assenze, nel 15% dei casi succede però anche con i voti dei compagni.

Guarda il video tutorial per capire come si usa il registro elettronico

Fonte Olivetti Online

SOS SICUREZZA – L’allarme parte direttamente dalla Procura dell’Emilia Romagna. Ugo Pastore, capo della Procura per i minorenni, ha spiegato che “esiste un tema di attenzione e di sicurezza. Bisogna capire se questi sistemi sono effettivamente permeabili. Se lo sono, occorre allora che le scuole facciano dei passi per rafforzare la sicurezza, magari tarando i sistemi proprio in collaborazione con la Polizia postale. Faremo accertamenti in altre scuole della regione”. Il dubbio è che il caso del Luxemburg non sia isolato.