3' di lettura 3' di lettura
Debiti scolastici: quando è meglio studiare per gli esami di riparazione?La scuola è terminata e l’estate splende dappertutto: sole, mare, amici e divertimento. Purtroppo, però, c’è chi se la passa un po’ meno bene, dovendo far fronte agli esami di riparazione per accedere alla classe successiva entro settembre.

Alla fine dell’anno scolastico infatti, si sa, gli studenti che hanno accumulato dei debiti dovranno recuperarli entro il primo giorno di scuola attraverso un apposito esame di riparazione.

Durante il periodo estivo, le scuole organizzano dei corsi di recupero proprio per permettere agli alunni di sanare le proprie lacune nelle materie in cui non sono riusciti a prendere la sufficienza. Ma i corsi non sono una garanzia di successo. Parte importante del lavoro è di competenza specifica dello studente. Da qui la domanda: quando è meglio dedicarsi allo studio per fronteggiare gli esami di riparazione?

Debiti scolastici: quando studiare per l’esame di preparazione

Questa la domanda di apertura: quando è meglio studiare per gli esami di riparazione? Purtroppo la risposta, almeno di primo acchito, potrebbe non piacerti. La soluzione migliore è infatti quella di uno studio costante e spalmato nel tempo. Dunque niente “chiusa” degli ultimi giorni, non conviene né dal punto di vista della salute (fisica e mentale) né da quello dell’apprendimento.

Ma prima di lasciarsi andare alla disperazione aspetta un attimo. Studio costante non vuol dire passare le vacanze sui libri. Anzi, niente di simile! Vuol dire piuttosto dedicare una piccola porzione del tuo tempo allo studio, di giorno in giorno. Anche un’oretta al dì è un’ottima strada da seguire. Questo ti permetterà non solo di organizzare meglio lo studio, ma anche di far depositare per bene i concetti e le nozioni fondamentali della disciplina che dovrai recuperare.

La chiave per recuperare i debiti: organizzazione e schemi

Detto questo, ricordati di procedere per step: fai una scaletta, una specie di programma da seguire per non perderti lungo il cammino. L’organizzazione in questo caso è la chiave per uno studio efficace. Inoltre, è anche un modo per separare il lavoro dallo svago. Una buona tabella di marcia farà sì che avrai moltissimo tempo da dedicare al divertimento, il che si riverbererà positivamente anche sullo studio.

Poi un consiglio extra: dedicarsi a uno studio costante permette anche di tenere traccia dei progressi e di aggiungere dei piccoli tasselli alla tua rete di conoscenze. Quindi, un buon modo di sfruttare lo studio continuativo è quello che prevede la stesura di brevi appunti in cui riassumere le nuove informazioni acquisite. Infine, potrai raccogliere i tuoi appunti per costruire degli schemi e delle mappette concettuali, che si dimostrano incredibilmente utili per raggiungere una visione d’insieme in fase di ripasso finale. In bocca al lupo!