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di Margherita Paolini
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L’ortografia, grande nemica degli studenti, ogni anno miete vittime non solo tra i più giovani, bensì anche tra quelli prossimi alla maturità. Questo accade perché le regole vanno memorizzate il prima possibile, altrimenti ci si porterà per sempre dietro un carico di dubbi. Oggi parliamo di una delle espressioni che generano perplessità a scuola, vale a dire “qualcun altro”. Il dubbio amletico è se l’espressione richieda o meno l’apostrofo. Chiariamolo.

CORRETTA ORTOGRAFIA

- La forma di scrittura corretta delle parole in questione è, per l’appunto, “qualcun altro”. Come vedete non c’è l’ombra di un apostrofo. La difficoltà nel saper decidere va superata considerando che qualcuno è un aggettivo/pronome derivato da “uno” che compare nella seconda parte della parola. Allora il termine si comporterà esattamente come si comporta l’articolo indeterminativo: davanti a parola maschile non avrà l’apostrofo, che invece comparirà davanti al genere femminile.

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APOCOPE O ELISIONE

- La mancanza dell’apostrofo in qualcun altro dipende dal fatto che nell’espressione non si verifica l’elisione, fenomeno segnalato sempre dalla presenza dell’apostrofo, ma l’apocope o troncamento. Quest’ultimo consiste nella caduta di un elemento fonico (vocale o sillaba) in finale di parola per via di un processo diacronico, vale a dire avvenuto nel tempo, o per ragioni di eufonia. Dunque la prima differenza sostanziale che corre tra i due fenomeni è la presenza o meno del segno grafico: le parole elise vogliono sempre l’apostrofo, quelle apocopate no (tranne poche eccezioni). Inoltre mentre l’elisione avviene soltanto davanti ad altra parola che inizia per vocale, il troncamento o apocope non esige la medesima condizione.

UN CONSIGLIO

- Il suggerimento per tutti gli studenti è quello di ripassare bene i fenomeni fonetico - fonologici che contraddistinguono la grammatica italiana. In particolare parliamo di elisione, aferesi, troncamento e apocope, assimilazione ecc. Una volta memorizzati questi, sarà molto più semplice rispettare le norme e non incappare in errori ortografici.

E tu che errori fai più frequentemente? Guarda la nostra sezione dedicata alla grammatica!

Margherita Paolini

Data pubblicazione 4 Ottobre 2015, Ore 13:16
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