
In Italia sta facendo sempre più strada un modello di didattica sperimentale, che promette di rendere la scuola più dinamica e allo stesso tempo anche più smart. Si tratta del sistema DADA, acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento, che prevede l'assegnazione dell'aula alla singola materia o a un insegnante e non a una classe di studenti.
Il modello, già attivo da qualche anno in alcune città italiane, ha debuttato anche a Fiesole, nel fiorentino, per la precisione nella scuola secondaria di primo grado della Valle dell’Arno. Il trasferimento degli studenti dalla sede di Compiobbi al plesso di Girone, avvenuto a settembre, è stato il momento perfetto per lanciare questa nuova metodologia.
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La scuola di Fiesole cambia faccia
Il Comune di Fiesole ha riorganizzato l’immobile, che prima ospitava le classi elementari, creando un ambiente completamente nuovo con corridoi colorati in base alle varie aree didattiche, e armadietti per ciascuno studente, dove lasciare zaino, libri e tutto il materiale necessario.
Questa trasformazione coinvolge 92 studenti di 4 classi, 13 insegnanti e 2 collaboratori. In una nuova scuola, quella di Girone, in cui non sono cambiati solo i muri e i colori, ma è cambiata proprio la filosofia con cui si vive l’ambiente scolastico.
L'uso degli armadietti personali è un dettaglio non da poco, perché permette di alleggerire il carico quotidiano e di avere a disposizione il materiale necessario in modo ordinato. Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo "Ernesto Balducci" ha anche spiegato la scelta di puntare sulla fiducia: "Abbiamo scelto armadietti senza serratura per scommettere sulla crescita responsabile dei ragazzi, affinché vivano la scuola come un ambiente sicuro".
Il modello DADA
Ma cos'è DADA in concreto? Come detto, è l'acronimo di Didattiche per Ambienti Di Apprendimento, una nuova visione di scuola che ribalta il concetto tradizionale di aula-classe in cui:
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L'aula non è più della specifica classe, ad esempio la 1A, ma è assegnata a una materia (o a uno o due docenti che insegnano la stessa materia).
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I professori hanno quindi uno spazio tutto loro per creare l'ambiente di studio ideale.
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Sono gli studenti a muoversi e a raggiungere l'aula specifica a ogni cambio d'ora.
Un modello che ricorda, in parte, il funzionamento di alcune scuole superiori all'estero come quelle britanniche o americane, dove le aule sono spesso assegnate a una materia specifica anziché a una classe.
La differenza, però, è che rispetto all’Italia le scuole superiori non funzionano per curriculum comune per la classe, ma gli studenti, oltre alla base valida per tutti, scelgono le materie a seconda della specializzazione.
Anche in Italia si applica il DADA
L'Italia non è nuova a questa sperimentazione. Il modello DADA è stato adottato già dal 2014 da due importanti licei scientifici pubblici romani: il J.F.Kennedy, conosciuta da molti come la scuola della serie "Skam Italia", e l'A. Labriola. Da lì, la filosofia di funzionare per ambiente di apprendimento ha iniziato a diffondersi.
Oltre a Roma e ora a Fiesole, esistono poi casi di scuole che stanno sperimentando questo approccio in altre città come Mantova, Catania e Foligno. Le motivazioni dietro questa diffusione sono chiare: le scuole vogliono migliorarsi e offrire una didattica sempre più coinvolgente e al passo coi tempi.
I benefici: più stimoli, meno stress
Il modello di didattica DADA piace e si sta diffondendo, grazie ai benefici concreti:
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Aule a tema e attrezzate: l'aula, essendo sempre assegnata a una materia, può essere attrezzata ad hoc. Pensiamo all'aula di letteratura piena di libri e mappe concettuali, o come le aule di informatica o scienze.
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Ambienti più stimolanti: le aule così allestite diventano ambienti più attivi e concretamente stimolanti. Si ha la possibilità di essere fautori attivi della lropria istruzione, imparando anche attraverso l'esperienza diretta.
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Addio tempi morti: con lo spostamento fisico a ogni cambio d'ora, le scuole DADA parlano di energizzazione. Il movimento non solo ottimizza i tempi altrimenti "morti" tra una lezione e l'altra, ma favorisce anche la concentrazione successiva.
Insomma, un modo per dare una scossa alla routine scolastica, rendendo l'apprendimento più attivo e l'ambiente più su misura per gli studenti.