
Un episodio di violenza nei confronti di un’insegnante ha scosso una scuola media di Brindisi, dove una professoressa di Tecnologia è stata attaccata fisicamente e verbalmente dalla madre di una sua studentessa.
La causa che ha fatto scattare l’ira della madre sarebbe un banale no alla richiesta di una studentessa di uscire per andare in bagno, alla quarta ora di lezione.
La professoressa, che vanta ben 23 anni di carriera, senza essersi mai imbattuta in episodi simili, si chiede ora con quale coraggio tornerà in aula. Intanto, è dovuta rimanere a casa per oltre una settimana, dopo il referto del Pronto Soccorso, a cui si era rivolta dopo lo scontro col genitore.
L’aggressione della madre
L'incubo per la docente di Tecnologia è iniziato in modo apparentemente innocuo, venerdì 7 novembre scorso, mentre stava facendo lezione. Un'ausiliaria scolastica la invita a scendere al piano terra perché la madre di un'alunna voleva parlarle. La prof racconta: "Mi hanno riferito che era urgente. Allora mi sono premurata di capire chi potesse coprire la classe e sono scesa", ad attenderla all’altezza delle scale dell’istituto c’era la mamma della sua alunna.
L'insegnante pensava fosse la solita lamentela sui voti, ma una volta accompagnata la donna in sala docenti, dove c'erano due colleghi, la situazione è degenerata immediatamente. La madre si scaglia contro di lei con toni aggressivi.
"Non ti devi permettere mai più", ha esordito la donna, aggiungendo una frase che è suonata come una minaccia: "Ti faccio vedere chi sono io".
La docente, cercando di capire, chiede spiegazioni. La madre è furiosa perché l'insegnante non avrebbe concesso alla figlia di andare in bagno durante la quarta ora. La prof si difende, spiegando che pur essendoci una circolare che sconsiglia di uscire alla quarta ora tranne in casi eccezionali, lei è sempre stata attenta ai bisogni dei ragazzi.
Ma, come spiega la docente, la madre ha insistito: "Mi ha detto che la figlia aveva il ciclo mestruale e che si era sporcata a causa mia. E adesso dovevo vedermela con lei".
Nessuno interviene in aiuto
Nonostante le urla e la violenza della donna, la professoressa si è ritrovata completamente sola. Nessuno è intervenuto per aiutarla, nemmeno i colleghi presenti. Solo in un secondo momento, quando la docente era ormai in preda ad attacchi di panico, tremore e oscuramento della vista, è riuscita a chiedere aiuto.
Con l'assistenza di altri colleghi, ha chiamato le forze dell'ordine e il 118. Ed è stata portata al Pronto soccorso, dove le sono stati refertati otto giorni di riposo e prescritti degli ansiolitici.
A peggiorare il senso di abbandono è stata la reazione del preside. L’insegnante racconta che: "Il preside ha chiesto cosa stesse accadendo ma poi ha liquidato il tutto dicendo ‘datevi la mano’, come si trattasse di un litigio tra bambini".
Intanto, la madre non si è fermata, continuando a minacciare la professoressa anche dopo l'arrivo dei Carabinieri: "Mi continuava a dire che mi aspettava all’uscita e ha menzionato anche i miei figli".
La professoressa denuncia
Dopo l'aggressione, la professoressa di tecnologia ha sporto querela contro la madre dell'alunna. È ancora sotto shock e l'episodio continua a tormentarla. "Mi torna sempre in mente la scena di questa signora che mi gesticola sul viso, che mi aggredisce. Ho paura per me e anche per i figli", racconta.
I timori sono talmente forti da mettere in discussione il suo ritorno in cattedra. "Non so con che spirito tornerò a scuola. Ho ancora gli incubi. Mi continuava a dire ‘non sai chi sono io’. Effettivamente non lo so: so solo che è la madre di una mia alunna, in 23 anni di carriera non mi era mai accaduto", conclude la prof.