
Se uno studente fa outing, 4 su 5 non si fanno problemi. È quanto emerso da una nostra indagine che dipinge di arcobaleno i banchi di scuola. Almeno apparentemente. Già, perchè se la percentuale di accettazione del “diverso” è così alta, lo è altrettanto quella di ragazzi che fatigherebbe a parlare del suo orientamento sessuale con i compagni di scuola.
Forse perchè 3 su 5 affermano che conoscerlo cambierebbe tutto. E forse anche perchè, stando agli ultimi fatti di attualità, si ha un po’ paura della reazione degli insegnanti che in un caso sono addirittura arrivati alle mani contro un 14enne dichiaratemente gay.
Crozza e l'omofobia
ESSERE GAY È BRUTTO, PAROLA DI PROF - Infatti, è proprio di pochi giorni fa la notizia di un professore di una scuola di Perugia che, dopo averlo provocato, ha picchiato un suo studente 14enne. La vittima sembra avere un’unica colpa, quella di aver dichiarato la sua omosessualità. Dichiarazione che deve aver mandato su tutte le furie l’insegnante in questione che, appena entrato in classe, ha dato il buongiorno alla classe guardando il 14enne negli occhi e dicendo: “Essere gay è una brutta malattia”. A questa frase il ragazzo si è messo sulla difensiva: “Prof, ma ce l’ha con me?”, “Certo che dico a te – ha continuanto il docente – essere gay è brutto, tu ne sai qualcosa”. A questo punto lo studente si è ribellato all’approccio poco didattico: “Sicuramente, da quando conosco lei”.
PICCHIATO PERCHÈ OMOSESSUALE - E poi le botte. La risposta non è piaciuta al professore in questione che ha iniziato a colpire con calci e pugni il ragazzo. Colpi che hanno provocato ematomi allo studente e una denuncia alla polizia per il professore. Per il momento il preside ha chiesto di andare a fondo per accertare la gravità dei fatti raccontati dal 14enne che, per cautela, è stato cambiato di sezione e i suoi orari per il momento non incrociano quelli dell’insegnante accusato di omofobia.
LA VERA NEMICA? L’IGNORANZA - Insomma, che la scuola sia un posto accogliente per tutti non sembra essere sempre vero. Soprattutto per quell’80% circa di ragazzi che non parlerebbe mai del suo orientamento sessuale tra i banchi, vuoi per la delicatezza della tematica, vuoi per paura di non essere accettati. Ma anche perchè al riguardo gli studenti sembrano saperne abbastanza poco. Infatti, alla nostra domanda “Secondo te, chi è omosessuale potrebbe mai cambiare orientamento?” quasi la metà, oltre il 48%, ha confessato di non saper rispondere.
Serena Rosticci