
Vieni beccato a copiare durante una verifica a scuola? Potresti ottenere una nota, l'annullamento del compito oppure qualcosa di peggio, come quello che è accaduto in un liceo italiano a un giovane studente sorpreso a copiare durante la verifica in classe. Il professore è intervenuto e, per capire se stava copiando, ha controllato le chat leggendo a voce alta stralci di messaggi privati con la mamma e la fidanzata, direttamente dallo schermo del suo smartphone.
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Prof legge i messaggi privati di uno studente alla classe
Il protagonista di questa storia ha voluto segnalare l'accaduto a Skuola.net raccontando che la strana situazione è avvenuta proprio durante un compito in classe. Lo studente, insieme ad altri compagni, è stato sorpreso a scopiazzare per riuscire a superare indenne la prova. Il professore, insospettito, ha deciso di avvicinarsi ai banchi scoprendo così la malefatta dei suoi alunni.I compiti sono stati immediatamente ritirati - e fin qui tutto normale - ma subito dopo la punizione ha preso un'altra piega. Il docente, per riuscire a cogliere in flagrante i ragazzi, ha deciso di prendere lo smartphone di uno degli studenti e di iniziare a leggere ad alta voce alcune chat, tra cui anche quelle personali con persone esterne alla scuola.
Messaggi privati con la mamma e la fidanzata, in particolare, sono stati letti a tutti i compagni.
Questa la segnalazione:
"Io sono uno studente di 2° liceo. Durante la verifica di fisica a 7 persone compreso me sono stati annullati i compiti perché stavamo copiando. Fino a qui tutto normale, il problema è che il prof per vedere che noi copiavamo si è preso i telefoni leggendo chat private con genitori, fidanzata, etc..."
"Il prof, per controllare se stavamo copiando o meno ha letto (nel mio caso) le chat con la mia mamma e la mia ragazza ad alta voce facendo sentire alla classe messaggi privati, e non mi sembra molto corretto essendo una violazione della privacy!"
Uso dei cellulare in aula: cosa dice la normativa?
Una situazione che ha di certo fatto scoppiare la classe in un forte caos, portando il giovane protagonista dell'accaduto a indicare il comportamento del docente come una "violazione della privacy".
Ma cosa dice la norma sull'eventuale uso dello smartphone in aula da parte degli studenti? E cosa potrebbe accadere se veniste sorpresi a usarlo durante le ore di lezione?
In linea generale non è vietato portare il cellulare a scuola, ma utilizzarlo durante le lezioni, sia per gli studenti che per i docenti. Di conseguenza è possibile tenere il telefono, purché spento, o acceso se silenzioso. Il docente tuttavia può permetterne l’uso qualora vi siano esigenze di comunicazione tra studente e famiglia, oltre che in caso di urgenze.
La procedura, in caso di uso scorretto del cellulare, è riportata nel regolamento di istituto di ogni scuola, che prevede le proprie eventuali sanzioni. Se previsto dal regolamento, è possibile il ritiro temporaneo del cellulare che sarà restituito, poi, o al termine delle lezioni, anche se la scuola non può provvedere al sequestro oltre il termine dell’orario di lezione.
Si possono leggere le chat private senza consenso?
Lo studente, quindi, non avrebbe dovuto utilizzare lo smartphone senza l'autorizzazione del docente, e soprattutto non avrebbe dovuto usarlo per copiare, mentre l'insegnante, se previsto dal regolamento, può ritirare il dispositivo. E fin qui tutto chiaro.Ma il professore può leggere le chat private senza consenso?
In realtà no, perché secondo la nostra legge la corrispondenza è coperta da privacy. Nell'era del digitale, anche i messaggi sono considerati "corrispondenza" quindi, senza il consenso del diretto interessato, non è possibile "sbirciare" o leggere le chat private sullo smartphone.