
I professori non interrogano più. Ma aspettate a gioire, non si tratta di un nuova norma o una innovativa tecnica di insegnamento. Gli insegnanti fanno sempre meno interrogazioni, perché non hanno proprio il tempo di farle.
O perlomeno questo è quanto emerge da un articolo pubblicato sull’Unità.MANCA IL TEMPO PER INTERROGARE - Secondo il quotidiano l’Unità, la riduzione degli orari di alcune materie dovuta alla riforma Gelmini ha portato i prof ad interrogare sempre di meno i loro studenti, non hanno il tempo per farlo. Dopo le spiegazioni, che occupano la maggior parte del loro orario, meglio ripiegare sul compito scritto, in questo modo si beccano tutti i ragazzi in un sol colpo e la pagella ha il voto assicurato.
AD OGNI MATERIA LA SUA VERIFICA - E se per matematica o fisica, proprio per la loro natura, il compito scritto è quasi d’obbligo, per materie come storia, letteratura o filosofia, avvalersi di quiz a crocette o test a risposta multipla significa ridurre drasticamente le occasioni che uno studente ha per esprimersi oralmente, imparare a condurre un discorso in modo chiaro e fluente e riuscire a padroneggiare la lingua italiana.

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Cristina Montini