Cristina Montini
di Cristina Montini
3 min
Autore
 interrogazioni a scuola

I professori non interrogano più. Ma aspettate a gioire, non si tratta di un nuova norma o una innovativa tecnica di insegnamento. Gli insegnanti fanno sempre meno interrogazioni, perché non hanno proprio il tempo di farle. O perlomeno questo è quanto emerge da un articolo pubblicato sull’Unità.

MANCA IL TEMPO PER INTERROGARE - Secondo il quotidiano l’Unità, la riduzione degli orari di alcune materie dovuta alla riforma Gelmini ha portato i prof ad interrogare sempre di meno i loro studenti, non hanno il tempo per farlo. Dopo le spiegazioni, che occupano la maggior parte del loro orario, meglio ripiegare sul compito scritto, in questo modo si beccano tutti i ragazzi in un sol colpo e la pagella ha il voto assicurato.

AD OGNI MATERIA LA SUA VERIFICA - E se per matematica o fisica, proprio per la loro natura, il compito scritto è quasi d’obbligo, per materie come storia, letteratura o filosofia, avvalersi di quiz a crocette o test a risposta multipla significa ridurre drasticamente le occasioni che uno studente ha per esprimersi oralmente, imparare a condurre un discorso in modo chiaro e fluente e riuscire a padroneggiare la lingua italiana.

interrofazione e test
TEST A CROCETTE: FAVOREVOLI O CONTRARI?

- Eppure, obietteranno in molti, in Paesi come gli Stati Uniti o Inghilterra i test a crocette ormai sono la regola per verificare la preparazione degli studenti, perché preoccuparsi? In realtà il problema non sono tanto i compiti scritti in sé, che di certo hanno il pregio di ottimizzare il tempo e, per i quiz a risposta aperta, anche quello di sviluppare le capacità di scrittura di un ragazzo. Ma oggi si utilizza sempre di più la tastiera anche nella vita sociale: facebook ha sostituito con un post scritto anche la semplice telefonata all’amico in cui da un “Ciao, come stai” scaturivano lunghe chiacchierate. In genere, quindi, tendiamo a parlare sempre di meno e quando lo facciamo, magari all’interrogazione, capita di essere impacciati. E non perché non si è riusciti a studiare abbastanza, ma perché non siamo abituati ad esprimerci con la parola in contesti non familiari.

Può interessarti anche:
Affrontare l'interrogazione senza paure

Cristina Montini

Skuola | TV
Mancano esperti di cybersicurezza: un lavoro per diplomati e laureati, anche umanisti - #Sapevatelo con Nunzia Ciardi (vicedirettore ACN)

Nel nuovo episodio del vodcast YouTube di Skuola.net, il Vicedirettore dell’Agenzia per la Cybersicurezza, Nunzia Ciardi, spiega perché questo settore riguarda ciascuno di noi

Segui la diretta