Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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ecco le foto delle classi in cui passano la maggior parte delle ore gli studenti italiani

Aule fatiscenti, buchi sui muri e muffa sul soffitto. Sono queste le condizioni della classi scolastiche in cui migliaia di ragazzi sono costretti a studiare ogni giorno. Che il problema dell’edilizia scolastica sia ancora tutto da risolvere non è una novità, ma le foto che tantissimi ragazzi stanno mandando in queste ore a Skuola.net lasciano senza parole.

UNA SCUOLA DA RIFARE - A quanto pare il problema del malfunzionamento dei riscaldamenti che tanti studenti ci avevano già segnalato l’inverno passato, non è l’unico che affligge le strutture scolastiche.

Lo si percepisce immediatamente guardando le foto delle classi in cui i ragazzi passano la maggior parte delle ore della loro giornata. E a vedere tutti quei buchi nelle pareti, l’intonaco che cade, le porte dei bagni praticamente distrutte, un po’ di dubbi sulla sicurezza dei ragazzi all’interno delle loro scuole, luoghi che invece dovrebbero garantirla, ci sono venuti.

SCUOLE VECCHIE E POCO SICURE - Infatti, proprio dalle foto emerge tutta la vecchiaia delle scuole, molte frutto dell’urbanistica degli anni ’70 ed ’80 e che raramente hanno subito interventi di manutenzione. Infatti, si è iniziato a parlare di Anagrafe dell’edilizia scolastica solo nel 1996, necessaria a fotografare lo stato delle strutture e a pianificare gli interventi più urgenti di messa in sicurezza e di rinnovamento. Questo lavoro si è concluso lo scorso settembre, quando il Ministero dell’Istruzione ha rivelato alla stampa i dati salienti dell'anagrafe, alla quale avevano aderito il 96% delle circa 11.000 scuole statali. Nel frattempo, sono accaduti diversi episodi di cronaca che tutti ricordiamo, come la tragedie del terremoto di San Giuliano nel 2002 e la morte di Vito Scafidi nel 2008, nonché numerosi incidenti fortunatamente senza morti.

POCHE SCUOLE SONO IN REGOLA - Tra l’altro, i dati emersi consultando l’Anagrafe dell’edilizia scolastica sembrano davvero inquietanti. Ad oggi sappiamo che: solo una scuola su quattro è stata costruita dopo il 1980, il 44% tra il 1960 e il 1980, il 4% addirittura prima del 1900. Inoltre, solo il 17% delle scuole possiede il certificato di prevenzioni incendi, ed il 60% quello di conformità dell'impianto elettrico.

LE LINEE GUIDA DEL MINISTERO - Fortunatamente anche il Ministero dell’Istruzione sembra essersi accorto del problema ed ha già pensato a delle linee guida relative all’edilizia scolastica. Si tratta di indicazioni di massima a cui dovrà seguire poi un documento tecnico per la progettazione dei nuovi edifici scolastici che tengano conto non solo dei cambiamenti da affrontare in termini di sicurezza, ma anche delle esigenze dei ragazzi. Infatti, nel documento il Ministero individua una serie di accorgimenti che non sono attualmente presenti nelle nostre scuole: laboratori più attrezzati per sviluppare il saper fare, spazi per poter lavorare in gruppo, spazi per lo studio individuale come biblioteche ed aule studio e spazi per il relax.

LE ESIGENZE DEGLI STUDENTI - Il concetto sembra chiaro ed è quello, come avviene negli altri paesi europei avanzati dal punto di vista istruzione, di far diventare la scuola un centro di aggregazione in cui gli studenti possano rimanere anche dopo l'orario scolastico per studiare, socializzare e fare attività extra-scolastica. Ecco perché servono chiaramente una mensa, spazi per il relax, spazi personali per lo studenti, spazi aggregativi. Fra l’altro tutte cose di cui i ragazzi hanno dimostrato la necessità quando hanno risposto ad un sondaggio di Skuola.net affermando di aver bisogno di una scuola che fosse centro di aggregazione e che avesse al suo interno laboratori più attrezzati, aule studio, spazi verdi, luoghi di incontro e dialogo e mense.

Serena Rosticci