
Ma, specie adesso che andiamo incontro alle stagioni meno favorevoli dal punto di vista climatico, considerando anche che, come segnala un recente sondaggio di Skuola.net, almeno alle superiori circa 3 studenti su 4 sono 'costretti' a stare tutto il giorno con le finestre aperte (non avendo a disposizione un sistema automatico per il ricircolo) come si dovranno regolare le scuole? Un aiuto può arrivare dallo stesso Ministero che, a tal scopo, ha elaborato alcune FAQ, dando utili indicazioni agli istituti.
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Aerazione dei locali attività fondamentale: le indicazioni del MI
L'aerazione dei locali, come detto, è considerata un'attività fondamentale per il contenimento dei casi da Covid-19.Soprattutto aprire la porta dell'aula diventa cruciale perché serve a creare una corrente d'aria che consente il ricambio dell'aria stessa all'interno della classe.
Al contempo, risulta opportuno lasciare aperte anche le finestre del corridoio prospiciente l’aula, per consentire l’espulsione all’esterno dell’aria proveniente dall’aula. In caso contrario, l’aria viziata rimarrebbe in circolo, senza diluirsi, e potrebbe rientrare nell’aula.
Per la sua gestione, inoltre, molto dipende dalle dimensioni dello spazio, dal numero di persone in aula, dalla temperatura e anche dell'età media degli occupanti.
La checklist del Ministero per la corretta aerazione delle classi
Il Ministero dell'Istruzione, sulla base di uno studio dell'ENEA che individua le varie modalità di ricircolo dell'aria nelle aule scolastiche, ha però deciso di sintetizzare le modalità più corrette di aerazione dei locali scolastici. Ovvero:
Sia il Ministero dell'Istruzione che l'Istituto Superiore di Sanità, quindi, insistono sull'opportunità di mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna all’interno degli ambienti e delle aule scolastiche.
Per questo motivo, negli ambienti caratterizzati da una eterogeneità strutturale, di gestione e controllo, sarà opportuno tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante delle finestre e/o di eventuali balconi e la porta dell’aula in modo intermittente o continuo.
Le scuole, come ricordato dal Governo, per adeguare le strutture e agevolare la messa in pratica di queste indicazioni potranno utilizzare le risorse messe a disposizione dal primo e dal secondo Decreto Sostegni, pari a circa 500 milioni di euro, per l’acquisto di beni e servizi per fronteggiare l’emergenza.