
Un Natale rovinato e genitori furiosi: questo il bilancio di una vicenda che ha scosso una scuola elementare britannica.
Tutto è iniziato quando il reverendo, un parroco locale invitato a tenere una conferenza sulla Natività, ha deciso di rivelare ai bambini che Babbo Natale non esiste.
L’intervento, che avrebbe dovuto raccontare la nascita di Gesù, è presto degenerato in un racconto disincantato: regali lasciati sotto l’albero? Opera dei genitori. Biscotti per Babbo Natale? Li mangiano mamma e papà. Risultato? Bambini in lacrime, genitori costretti a confessare e una comunità indignata.
Nonostante le scuse ufficiali del reverendo e della scuola, il danno emotivo sembra difficile da riparare.
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Rovinare la magia del Natale? Lo stai facendo nel modo giusto
Il reverendo, fa sapere il ‘Times’, era stato invitato dalla Lee-on-the-Solent Junior School, nell’Hampshire, a tenere una conferenza sulla Natività. L’attività faceva parte di un progetto natalizio, ma nessuno si aspettava che si trasformasse in un trauma per molti bambini.
Dopo aver raccontato la storia della nascita di Gesù, il prete ha deciso di affrontare un tema che non era affatto in programma: l’esistenza di Babbo Natale.
L’uomo con la barba bianca e vestito di rosso? “Non esiste”, ha detto il reverendo. Alle domande dei bambini su chi lasciasse i regali sotto l’albero, ha insistito: “Li comprano i genitori”.
Non contento, non ha salvato neanche i biscotti lasciati per Babbo Natale: sempre un’idea dei genitori, e oltretutto sono loro a mangiarli.
La reazione delle madri: “Disgustoso”
La rivelazione ha avuto un effetto dirompente. “Molti bambini hanno iniziato a piangere in classe”, ha raccontato una mamma.
“Penso che sia sbagliato e molti genitori hanno dovuto confessare tutto ai propri figli”, ha dichiarato un’altra madre.
Un’altra ancora ha manifestato indignazione: “Ha rovinato tutta la magia del Natale. Non so come si possa rimediare, ma penso che sia assolutamente disgustoso”.
Le scuse del prete
Di fronte alle proteste dei genitori, la scuola ha subito preso le distanze dall’accaduto. Un portavoce della diocesi di Portsmouth ha dichiarato che il reverendo ha ammesso che il suo è stato un “errore di giudizio e che non avrebbe dovuto farlo”. E quindi “si è scusato senza riserve con la scuola, con i genitori e con i bambini”.
La scuola e la diocesi hanno collaborato per gestire la situazione, ma resta il peso di un episodio che ha lasciato un segno profondo nei piccoli alunni e nelle loro famiglie.