
Martedì 9 dicembre, in un istituto nella provincia di Catanzaro, la dirigente scolastica è stata aggredita fisicamente da una madre all’interno del suo ufficio.
La preside ha subito contusioni per le quali il pronto soccorso ha rilasciato una prognosi di dieci giorni.
L’episodio è stato formalmente denunciato ai Carabinieri, che hanno avviato le indagini per chiarire dinamica e responsabilità. Si è espressa a riguardo anche l'Associazione Nazionale Presidi (ANP): "Condanniamo con fermezza quanto accaduto".
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Cosa ha detto l’ANP Calabria sull’aggressione
L’Associazione Nazionale Presidi e Alte Professionalità (ANP) della Calabria ha definito l’episodio “un fatto inaccettabile, emblematico di un rifiuto generalizzato della legalità, di cui la scuola rappresenta spesso l’unico presidio educativo”.
“La violenza non può e non deve mai essere una forma di confronto", si legge nel comunicato dell'associazione che rappresenta i presidi, "e non può trovare spazio all’interno delle istituzioni scolastiche, che sono i luoghi per antonomasia della crescita e della formazione civile e culturale dei cittadini del domani”.
Il sostegno garantito alla dirigente e al personale scolastico
L’associazione ha espresso pieno sostegno alla dirigente, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza e l’integrità fisica di chi guida le scuole.
“Condanniamo con fermezza quanto accaduto e manifestiamo vicinanza alla collega che, nonostante tutto, continuerà con coraggio e dedizione a svolgere il proprio compito educativo”, ha dichiarato la Presidente ANP Calabria.
Il ruolo della scuola nel presidio della cultura
Secondo l’ANP, la scuola deve rappresentare un luogo di libertà, cultura e inclusione, luoghi dove la violenza e l’ignoranza vengono combattute con l’educazione e la formazione continua.
Per questo, l'Associazione fa un appello al mondo politico e istituzionale affinché si rafforzi la sicurezza negli istituti e si tuteli l’integrità dei dirigenti.
L’ANP Calabria chiede, inoltre, al Ministero dell’Istruzione e del Merito di valutare la “costituzione di parte civile per tutelare la Dirigente scolastica e l’immagine dell’Istituto”.