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216 nuove scuole, la ripartizione regione per regione
Le domande pervenute alla scadenza dell’avviso sono state 543. Le cinque regioni che hanno inoltrato più candidature sono state: Campania (95), Lombardia (61), Veneto (47), Emilia-Romagna (45), Toscana (42). Saranno 6 i nuovi istituti scolastici in Abruzzo, 6 in Basilicata, 16 in Calabria, 35 in Campania, 23 in Emilia-Romagna, 9 in Friuli-Venezia-Giulia, 12 nel Lazio, 3 in Liguria, 15 in Lombardia, 9 nelle Marche, 2 in Molise, 9 in Piemonte, 12 in Puglia, 7 in Sardegna, 14 in Sicilia, 16 in Toscana, 2 in Trentino-Alto Adige, 6 in Umbria, 2 in Valle d’Aosta e 12 in Veneto. 27 Enti locali riceveranno un finanziamento sopra i 10 milioni di euro, l’intervento più consistente è quello del Comune di Castel Volturno (in provincia di Caserta), che otterrà circa 29,6 milioni di euro.Le graduatorie disponibili sul sito ufficiale [vai al sito]
Come saranno le nuove scuole
Le nuove scuole, concepite come spazi aperti e inclusivi, saranno costruite in modo sostenibile. Gli interventi previsti riguarderanno scuole dei diversi ordini e saranno realizzati sia nelle grandi città che nei piccoli Comuni. L’obiettivo sarà quello di dotare tutte le regioni di una nuova architettura scolastica che sia poi di ispirazione per tutte le nuove costruzioni. Le scuole verranno edificate sui territori di 85 Province, a partire dai principi contenuti nel documento "Progettare, costruire e abitare la scuola", elaborato da un gruppo di lavoro, composto da grandi architetti, pedagogisti ed esperti della scuola, voluto e istituito dal Ministro Bianchi.Il decalogo, che è stato presentato nei giorni scorsi in Triennale a Milano.Il Ministero dell'Istruzione comincerà col farsi carico, per tutte le 216 scuole, dello studio di fattibilità tecnico-economica, che è il primo stadio di progettazione. Una volta pronta, la documentazione verrà inviata ai Comuni che provvederanno alle fasi successive, fino al completamento degli edifici, stabilito tassativamente entro la fine del 2026.