
Drammatica la vicenda raccontata dal Corriere Salentino nelle ultime ore: un ragazzo di 15 anni di un Istituto Superiore di Maglie, in provincia di Lecce, sarebbe stato più volte picchiato, bullizzato e deriso da cinque suoi compagni di scuola, che ora rischiano di doversi difendere in tribunale.
Infatti la denuncia effettuata dai genitori del ragazzo ha spinto la Procura dei Minori ad avanzare richiesta di rinvio a giudizio per quattro 16enni residenti tra Nociglia, Castro, Ruffano e Cutrofiano e un 17enne di Zollino con le accuse, a vario titolo, di stalking, percosse e diffamazione. Ma scopriamo i dettagli di questa vicenda.
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La vicenda del giovane di Maglie
E’ fissata per il 20 dicembre 2021 l'udienza preliminare per i cinque ragazzi indagati per bullismo in provincia di Lecce, che quel giorno dovranno presentarsi davanti alla gup del Tribunale per i Minori, Silvia Minerva. Ma come si è arrivati a questo punto? “Non sei simpatico”, “per puro divertimento” questi i motivi forniti per “giustificare” le violenze fisiche e verbali da uno degli aggressori 16enni, tramite messaggi privati su WhatsApp inviati alla vittima. Gli assalti ai danni del giovane sarebbero andati avanti da ottobre 2019 fino a febbraio 2020, subito prima del lockdown e l’arrivo della Dad. Le aggressioni, in alcuni casi, sarebbero avvenute persino alla presenza dei professori; ma i cinque non sarebbero stati dissuasi dai provvedimenti disciplinari adottati dal dirigente scolastico e da qualche nota sul registro di classe. I maltrattamenti sarebbero avvenuti nel corso della ricreazione, o in occasione di una verifica in classe quando lo studente sarebbe stato punito da alcuni compagni perché avrebbe rifiutato di passare il suo compito.
La denuncia dei genitori
“Devi stare zitto spastico”, minacciavano gli aggressori dell’alunno 15enne in dialetto salentino. Il 13 febbraio 2020 poi lo studente è tornato a casa con un ginocchio gonfio. A quel punto i genitori hanno ritenuto opportuno accompagnarlo in ospedale, dove la prognosi si è rivelata di un trauma distorsivo con un ematoma guaribile in una settimana. Da quel giorno la giovane vittima non è più tornata a scuola, e anzi, ha cambiato istituto, mentre sono state avviate le indagini dopo la denuncia della famiglia.Lucilla Tomassi