
Altro che scuole chiuse per ferie. Anche per l’estate 2025 le aule potrebbero restare aperte, ma con una veste tutta nuova. Niente interrogazioni o versioni da tradurre, ma laboratori di musica, sport, teatro, tutoraggio, attività e momenti di socializzazione.
È il "Piano estate", la misura promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per trasformare il periodo estivo in un’occasione di crescita educativa, sociale e personale.
Che torna anche quest'anno, con un'edizione ancora più "ricca".Oltre al residuo dello stanziamento da 400 milioni di euro, fissato dodici mesi fa per il biennio 2024-25, arriva ora un nuovo finanziamento: altri 150 milioni per ampliare la platea delle scuole coinvolte e potenziare i progetti già in cantiere.
Ad annunciarlo è direttamente il ministro Giuseppe Valditara, che ha firmato un nuovo decreto e, contemporaneamente, ha inviato una lettera aperta ai genitori per spiegare finalità e opportunità del programma.
Una misura, il Piano per le scuole aperte in estate, che punta a ridurre le disuguaglianze, offrire alternative accessibili ai costosi centri estivi e rafforzare l’alleanza tra scuola e territorio.
Indice
Un investimento su socialità, competenze e inclusione
Il "Piano estate", come detto, non è una novità assoluta: la passata edizione ha già coinvolto centinaia di istituti, e per l’anno scolastico 2024-2025 le risorse rimaste inutilizzate potranno essere sfruttate per continuare a proporre attività ricreative, culturali e di potenziamento, sfruttando l’autonomia organizzativa delle scuole.
Le finalità del programma sono ben precise: valorizzare i talenti degli studenti, favorire la relazionalità e l’inclusione, offrire occasioni di apprendimento informale che completino e rafforzino il percorso scolastico.
Alleanze sul territorio: il ruolo delle comunità educanti
Tra i punti di forza del Piano c’è l’idea di aprire la scuola alla comunità circostante, rafforzando legami con enti locali, università, associazioni sportive, centri di volontariato e terzo settore.
Le attività potranno essere organizzate da singole scuole o da reti territoriali, coinvolgendo famiglie, studenti universitari (in funzione di tutor e mentor) e altri attori strategici.
Valditara, nella nota ufficiale, insiste propriosu questo aspetto, parlando di "alleanze tra la scuola e il territorio" come chiave per arricchire l’offerta educativa e moltiplicare le opportunità per bambini e ragazzi.
L’obiettivo? Rendere la scuola non solo un luogo di istruzione, ma una piattaforma aperta alla crescita complessiva della persona, anche fuori dai banchi.
Chi può accedere e come
Con l’aggiunta dei 150 milioni appena stanziati anche le scuole che non avevano partecipato al bando precedente potranno aderire al Piano estate, mentre quelle già attive potranno rafforzare le iniziative in programma.
I progetti dovranno promuovere esperienze concrete, inclusive e significative, che siano capaci di intercettare i bisogni educativi, affettivi e relazionali di bambini e adolescenti.
La lettera del Ministro Valditara ai genitori
Una notizia, quella dell'arricchimento del Piano estate 2025, che il Ministro dell'Istruzione e del Merito ha voluto comunicare direttamente alle famiglie. Ecco il testo completo della sua letter:
“Cari Genitori,
con mio decreto dell’11 aprile 2024 sono stati stanziati 400 milioni per finanziare attività ricreative, di potenziamento delle competenze, di socialità per il periodo di sospensione estiva delle lezioni (c.d. “Piano estate”), per gli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025.
Sono risorse importanti per offrire preziose opportunità agli studenti nella convinzione che sia fondamentale rendere la scuola un luogo di aggregazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, perdono un punto di riferimento fondamentale e non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari.
Pertanto, nell’ambito dell’autonomia organizzativa delle istituzioni scolastiche, tutte le scuole potranno utilizzare, anche per questo anno scolastico 2024-2025 e, quindi, per il prossimo periodo estivo nell’ambito della programmazione biennale dei fondi stanziati, le risorse residue per attivare progetti sportivi, musicali, teatrali, ricreativi, di potenziamento didattico, per valorizzare i talenti dei giovani e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono la relazionalità, l’aggregazione, l’inclusione, la socialità, l’accoglienza e la vita di gruppo.
Inoltre, proprio per garantire la massima partecipazione delle istituzioni scolastiche, ho firmato un nuovo decreto con ulteriori 150 milioni per l’adesione delle scuole che non hanno partecipato al precedente bando o che vogliono potenziare le attività già programmate nel periodo estivo, attraverso progetti per promuovere esperienze concrete per gli studenti, favorendo la loro crescita personale, culturale e professionale.
Come di consueto, le scuole potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, i centri di ricerca, le associazioni sportive, le organizzazioni e i centri di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni e anche degli studenti universitari per attività di mentoring e di tutoraggio.
I genitori dovranno rivolgersi all’istituzione scolastica presso cui sono iscritti i propri figli per poter accedere al programma “Piano estate”.
Con l’occasione, desidero ringraziare i docenti , tutto il personale scolastico coinvolto e le associazioni dei genitori per la costante sensibilità su questi temi”.