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Con un nuovo Protocollo d’Intesa, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e Unioncamere rilanciano la loro alleanza strategica sull’alternanza scuola-lavoro e sulla certificazione delle competenze degli studenti

A firmare l’accordo sono stati il ministro Giuseppe Valditara e il presidente di Unioncamere Andrea Prete.

L'obiettivo è duplice: da un lato migliorare l’incontro tra scuola e impresa, dall’altro garantire percorsi formativi più sicuri e in linea con le esigenze del mondo del lavoro. 

Indice

  1. Più imprese, più scuole, più trasparenza
  2. Obbligo di sicurezza per le imprese: nuove regole per tutelare gli studenti
  3. Certificazione delle competenze: 6 percorsi per avvicinare scuola e lavoro

Più imprese, più scuole, più trasparenza

Uno dei pilastri dell’accordo è il rafforzamento del Registro dell’alternanza scuola lavoro (RASL), già affidato alle Camere di Commercio nel 2015. Oggi il registro conta 58mila soggetti accreditati tra imprese, enti e professionisti, 1.100 scuole, 2.400 dirigenti scolastici, per un totale di oltre 551mila percorsi disponibili tra PCTO e apprendistato di primo livello.

Il nuovo Protocollo introduce un’interconnessione tra il RASL e la Piattaforma per i PCTO del MIM, così da favorire una progettazione più efficace e coerente con i profili formativi degli studenti. Queste le parole del ministro Valditara: "Anche con iniziative come questa garantiamo la sicurezza dei nostri giovani e la qualità dell'alternanza scuola lavoro."

Obbligo di sicurezza per le imprese: nuove regole per tutelare gli studenti

La sicurezza dei giovani durante i percorsi di alternanza è un'altra delle priorità del progetto. Per questo, il nuovo Protocollo prevede che tutte le imprese iscritte al RASL indichino in modo esplicito le misure di prevenzione dei rischi e i dispositivi di protezione individuale da adottare.

Un adeguamento che recepisce le normative più recenti e che intende rispondere alla crescente sensibilità pubblica sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro per gli studenti in formazione. Una novità concreta, pensata per ridurre i rischi e garantire ambienti di apprendimento protetti e affidabili.

Certificazione delle competenze: 6 percorsi per avvicinare scuola e lavoro

Il Protocollo valorizza anche un altro fronte strategico: quello della certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali, come i percorsi PCTO. 

Il sistema camerale è già al lavoro: sono attivi sei percorsi di certificazione nei settori meccatronica, turismo, moda, agroalimentare, sostenibilità e competenze imprenditive. Questi coinvolgono 496 scuole, circa 12mila studenti e più di 1.800 imprese

“È importantissimo, inoltre, lavorare su tutti i fronti per favorire un'istruzione che si adatti alle necessità delle aziende e offra ai giovani opportunità di impiego più veloci e gratificanti”, ha sottolineato Andrea Prete. “Il sistema di certificazione delle competenze […] rappresenta uno strumento utile anche per contenere il forte mismatch che caratterizza oggi il mercato del lavoro nel nostro Paese”.

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