
Già durante quest’anno sono state avviate alcune operazioni per la messa in sicurezza delle scuole in zone sismiche che verranno seguite, con questo patto, ad operazioni di tipo generale e di eliminazione di barriere architettoniche nelle scuole superiori di primo e secondo grado. Un buon punto d’inizio, che si spera non si limiti a tante parole ed a pochi fatti: i nostri istituti hanno bisogno di questi interventi e, pertanto, speriamo che questo investimento non venga sperperato in qualche spesa futile.
Mi ricordo gli anni scorsi, quando frequentavo le superiori, i problemi igienico-sanitari che c’erano…dal locale caldaie aperto al pubblico (!!!) alle porte di sicurezza rotte e allora chiuse col lucchetto, per evitare problemi: ma ora che arriveranno i fondi, sicuramente qualcosa cambierà. Col nuovo anno si potrà anche pensare di organizzare qualche iniziativa, per aiutare Ministro e Regioni in questo lavoro.
Sempre in merito alla sicurezza, nei prossimi mesi verrà anche conclusa l’Anagrafe nazionale degli edifici scolastici, che permetterà di avere un’idea sullo stato di manutenzione degli edifici.
Notizia diversa quella che arriva invece da Chiarano, Treviso. Qui il sindaco Giampaolo Vallardi ha richiesto al Ministro Fioroni, con la votazione del Consiglio Comunale, di poter distribuire gli extracomunitari nelle scuole in modo da non loro superare la soglia 30% per classe. «In alcune classi elementari gli extracomunitari superano il 50% - spiega il sindaco - e se si supera un livello massimo di integrazione sono loro che alla fine “integrano” noi.»
Un’iniziativa unica nel suo genere che, sebbene verrà sicuramente additata come razzista nei prossimi giorni, ha un ottimo concetto di fondo, poichè sarebbe utile non solo ai “nostri” ragazzi, ma anche agli stranieri per una loro migliore integrazione: «Mettendo un limite che è anche e soprattutto a loro tutela - afferma ancora Vallardi - perché vengono “paracadutati” a scuola senza conoscere una parola di italiano e se non sono in grado di comunicare con i compagni e con gli insegnanti sono destinati all’emarginazione. E quando sono tanti impediscono ai docenti di portare avanti il programma danneggiando così i nostri ragazzi».
Vignetta tratta da Vaz Comics.