
A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni per l’anno scolastico 2019/2020 (il termine era ieri alle ore 20.00) il Miur ha reso noti i primi dati disponibili. La domanda, infatti, per la Primaria, la Secondaria di primo e secondo grado era online, cartacea invece per la scuola dell’Infanzia.
Ben il 55,4% degli studenti che a settembre frequenterà una classe prima della Scuola secondaria di secondo grado ha optato per un indirizzo liceale. Anche per l’anno scolastico 2019/2020, dunque, i Licei si confermano in testa alle preferenze.
I Licei rimangono i preferiti
Con il 55,4% delle preferenze da parte degli studenti, prosegue il trend di crescita dei Licei. Dal 2014/2015 infatti più di un ragazzo su due sceglie questo tipo di indirizzo. In testa c’è lo Scientifico (tra indirizzo tradizionale, opzione Scienze Applicate e sezione Sportivo) che è stato scelto dal 25,5% dei ragazzi, nonostante una leggera flessione dello 0,1% rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio, calano le iscrizioni per l’indirizzo tradizionale (passato dal 15,6% dello scorso anno al 15,4% per quanto riguarda l’anno scolastico 2019/2020). Aumentano invece i ragazzi che hanno optato per l’opzione Scienze Applicate, sono l’8,4% rispetto all’8,2% dello scorso anno. L’opzione Sportivo passa dall’1,8% del 2018/2019 all’1,7% del 2019/2020. scorso. Continua a crescere la percentuale di iscritti al Classico: sono il 6,8%, rispetto al 6,7% dell’anno scorso. Stabili al 9,3% le preferenze per il Liceo linguistico e allo 0,5% quelle per il Liceo europeo/internazionale. Si registra invece un leggero calo per l’Artistico (dal 4,1% dell’anno scorso al 4%). Prosegue la crescita del Liceo delle Scienze umane, lo ha scelto l’8,3% dei ragazzi rispetto all’8,2% dell’anno scorso, e dei Licei musicali e coreuti
Nel Lazio si preferiscono i Licei
Anche quest’anno il Lazio si conferma la regione con la maggiore percentuale di iscritti ai Licei, con il 68,6%. A seguire Abruzzo (61,2%), Campania (59,1%), Sardegna e Umbria (rispettivamente 58,5%), Sicilia (58,2%). Il Veneto si conferma la regione con meno ragazzi che scelgono gli indirizzi liceali (45,7%) e la prima nella scelta dei Tecnici (40%). Nei Tecnici seguono Emilia Romagna (37,2%) e Friuli Venezia Giulia (36,5%). La regione con la più alta percentuale di iscritti negli Istituti professionali è la Basilicata (16,8%), seguita da Campania (16%) ed Emilia Romagna (15,8%).
Più studenti ai Tecnici, meno ai professionali
Uno studente su tre (31%, erano il 30,7% un anno fa) ha scelto un Istituto tecnico. Il settore Economico è stabile all’11,4%; il settore Tecnologico, con i suoi indirizzi, continua ad attrarre maggiormente, con il 19,6% delle scelte (registrava il 19,3% nel 2018/2019). Gli Istituti professionali, scelti dal 13,6% degli studenti, registrano un lieve calo rispetto al 14% del 2018/2019.
Famiglie soddisfatte del servizio
Il 69,11% delle famiglie ha effettuato l’iscrizione on line in autonomia, a casa (in lieve calo rispetto al 71,8% dello scorso anno). Con punte dell’87,46% in Friuli Venezia Giulia. Seguono il Veneto con l’85,3% e la Lombardia con l’84,8%. Restano più indietro la Sicilia con il 41,11% delle famiglie che ha iscritto i propri figli senza chiedere aiuto alle scuole, la Puglia (39,14%) e la Campania (38,9%). Il servizio è comunque sempre più apprezzato: secondo i primi dati rilevati dal Ministero, il 91,56% degli utenti ritiene efficiente il funzionamento del servizio, l’88,93% ritiene semplice l’utilizzo delle iscrizioni on line in tutte le sue fasi, il 92,8% le considera vantaggiose in termini di risparmio di tempo. Ben accolta la novità della web app che tramite il QR Code consentiva di accedere alle schede anagrafiche delle scuole: lanciata lo scorso dicembre, ha registrato quasi 107.000 accessi. La percentuale più elevata di accessi è stata nelle Marche (80%), in Piemonte e Abruzzo sono stati rilevati il 65% di accessi. Seguono Lazio (61%) e Lombardia (59%).
Manlio Grossi