
Una volta terminato il liceo delle scienze umane, molti studenti si ritrovano davanti a un bivio: continuare lungo un percorso coerente con gli studi fatti o cambiare rotta? Il dubbio è legittimo, soprattutto se si hanno interessi trasversali o ci si sente incerti sul futuro.
La buona notizia è che nessuna strada è preclusa: con questo diploma, si può accedere a qualsiasi facoltà universitaria, anche a corsi apparentemente lontani dagli studi svolti. Certo, in alcuni casi servirà recuperare eventuali lacune, ma con la giusta motivazione è tutto possibile.
Questo articolo serve a orientarti tra le opzioni più indicate per chi proviene dal liceo delle scienze umane e a rispondere alle domande più frequenti sul tema.
Indice
- Come orientarsi dopo il liceo delle scienze umane
- Le facoltà consigliate dopo il liceo delle scienze umane
- Psicologia o scienze dell’educazione: quale scegliere?
- Scienze politiche o sociologia? Due vie per analizzare la realtà
- Quale facoltà se sei indeciso tra diritto ed educazione?
- Se non vuoi studiare psicologia
- Percorsi alternativi all'università
- Sbocchi lavorativi dopo la laurea
Come orientarsi dopo il liceo delle scienze umane
Il primo consiglio è semplice: non scegliere con l’ansia del lavoro garantito, ma neppure ignorare del tutto le prospettive occupazionali. Cerca di capire cosa ti appassiona davvero, quali materie ti hanno stimolato di più al liceo, quali attività ti fanno sentire utile e coinvolto.
Se ami aiutare gli altri, lavorare in ambito educativo o sociale potrebbe essere il tuo posto. Se invece ti incuriosiscono le dinamiche economiche o politiche, ci sono corsi che possono darti le competenze per affrontarle.
E se non sai proprio cosa scegliere? Tranquillo, sei in ottima compagnia: la maggior parte degli studenti ha le idee confuse alla fine del liceo. Meglio una scelta ragionata e un po' incerta, che una decisione affrettata.
Le facoltà consigliate dopo il liceo delle scienze umane
Chi arriva da questo indirizzo di studi ha già familiarità con discipline come psicologia, pedagogia, filosofia, sociologia, e spesso anche con il diritto. Per questo, una prima rosa di opzioni naturali comprende:
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Scienze dell’educazione e della formazione, ideale per chi vuole lavorare nei servizi educativi per l’infanzia, nei centri di aggregazione o nella formazione degli adulti.
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Psicologia, per chi ha interesse per la mente umana, il comportamento, le relazioni.
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Sociologia, per analizzare le trasformazioni della società e dei gruppi sociali.
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Scienze politiche, per capire le istituzioni, il diritto, l’economia e le dinamiche internazionali.
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Scienze della comunicazione, per chi ama scrivere, informare, mediare e raccontare.
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Antropologia, per chi è incuriosito dalle culture del mondo e dalle relazioni interculturali.
Non mancano poi le professioni educative e sanitarie che richiedono un percorso universitario specifico: scienze della formazione primaria per diventare maestri nella scuola dell'infanzia o primaria, oppure educatore professionale (tramite laurea triennale in professioni sanitarie).
Psicologia o scienze dell’educazione: quale scegliere?
Sono due facoltà spesso confuse, ma con obiettivi formativi diversi. Psicologia ha un taglio più scientifico e teorico, con una forte impronta statistica e di ricerca: è l'ideale per chi vuole diventare psicologo (previo percorso magistrale e tirocinio).
Scienze dell'educazione invece prepara professionisti dell'intervento educativo sul campo, nei servizi alla persona, con una forte componente pratica. Entrambe permettono di lavorare con le persone, ma in contesti e con approcci differenti.
Scienze politiche o sociologia? Due vie per analizzare la realtà
Per chi al liceo ha apprezzato le materie giuridiche e sociali, scienze politiche e sociologia sono due scelte che partono da basi comuni ma si sviluppano in modo diverso. Le scienze politiche offrono un ventaglio ampio che va dal diritto all'economia, dalla storia alle relazioni internazionali, con sbocchi nei concorsi pubblici, nelle ONG, nella pubblica amministrazione.
La sociologia, invece, punta a formare chi vuole leggere e interpretare le trasformazioni sociali, con sbocchi nei servizi sociali, nella ricerca, nel terzo settore.
Quale facoltà se sei indeciso tra diritto ed educazione?
Molti studenti delle scienze umane si sentono divisi tra l’interesse per il mondo normativo e quello per l’ambito pedagogico e sociale. In questo caso, si può valutare servizio sociale, che unisce entrambe le anime: da una parte la conoscenza del diritto, dall’altra la capacità di lavorare nel sociale.
Un’altra opzione è iscriversi a giurisprudenza e scegliere, in seguito, indirizzi legati al diritto minorile, alla tutela delle categorie fragili, al diritto di famiglia. O ancora, puntare su percorsi innovativi come scienze per la pace o cooperazione internazionale.
Se non vuoi studiare psicologia
Molti pensano che dopo le scienze umane la strada sia obbligata verso psicologia. In realtà è solo una delle tante possibilità. Se non ti convince, puoi guardare a comunicazione, scienze dell'educazione, mediazione linguistica, criminologia, oppure a corsi più tecnici ma comunque connessi all’ambito sociale, come scienze della sicurezza o servizi giuridici.
C'è spazio anche per chi vuole diventare assistente sociale, o per chi vuole impegnarsi nel terzo settore, nella progettazione sociale, nella cooperazione internazionale.
Percorsi alternativi all'università
L’università non è l’unica opzione. Dopo il diploma puoi scegliere percorsi di formazione professionale, come i corsi regionali per tecnici dell'infanzia, o i corsi per educatori nei servizi per minori.
Un’altra strada è l’iscrizione a un ITS Academy, in settori come turismo, marketing, digitale, benessere e servizi alla persona. In pochi anni, questi percorsi danno competenze spendibili nel mercato del lavoro, con buone percentuali di assunzione.
Sbocchi lavorativi dopo la laurea
Chi esce da percorsi universitari coerenti con le scienze umane può lavorare in scuole, servizi sociali, enti pubblici, cooperative, associazioni no profit, centri educativi, istituti di ricerca, aziende.
Gli sbocchi di scienze della formazione includono ruoli come educatore, insegnante, pedagogista, a seconda del titolo. Le lauree in sociologia e scienze politiche permettono l'accesso a concorsi pubblici, organizzazioni internazionali, ambiti della comunicazione, dell’analisi sociale, della progettazione.
Il percorso ideale non esiste: c'è solo quello giusto per te, per le tue inclinazioni, la tua storia e le tue ambizioni. Sceglilo con consapevolezza.