
Roma è entrata per prima nell’“autunno caldo” delle proteste studentesche, con qualche giorno di anticipo rispetto al solito. La mattina di mercoledì 24 settembre, infatti, è arrivata la prima occupazione dell’anno: ad aprire le danze è stata la sede succursale dell’Istituto Rossellini, in via Giuseppe Libetta.
Un gesto che non arriva dal nulla, ma che si inserisce in una scia di proteste già accese nelle università e che ora tocca anche i licei.
Il filo conduttore? La solidarietà alla Palestina.
Dalle università alle scuole
L’appello era stato lanciato la sera precedente dagli attivisti di 'Cambiare Rotta', movimento già attivo nella facoltà di Lettere della Sapienza, già occupata.
Il succo del messaggio era il seguente: scuole e università non devono restare neutrali. E dalle aule del Rossellini, gli studenti - come riporta 'Roma Today' - hanno risposto così:
"Oggi 24 settembre, dopo che la Global Sumud Flotilla è stata attaccata nella notte, noi studenti del Rossellini abbiamo occupato la nostra scuola, rispondendo all'appello degli universitari di Cambiare Rotta", spiegano dal collettivo Osa, costola liceale di Cambiare Rotta.
I motivi dell’occupazione
Ma la protesta del Rossellini è legata non solo a quello che sta succedendo in Medio Oriente. In ballo c'è anche a un’accusa diretta al Governo italiano: "Occupiamo la nostra scuola come momento di opposizione al nostro governo, un governo complice di questo genocidio", dicono gli organizzatori.
Senza dimenticare le questioni scolastiche vere e proprie. Con un duro messaggio indirizzato al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: "Siamo contro questo governo che reprime chi protesta e si organizza, un governo ipocrita che invece di pensare alle reali problematiche della scuola pubblica pensa a togliere i telefoni e a inserire assurdi dress code all'interno delle scuole, le deliranti normative del ministro sceriffo Valditara le stiamo vivendo sulla nostra pelle al Rossellini, dopo un cambio di presidenza avvenuto in modo frettoloso e poco chiaro, cercando di trasferire la precedente preside a un'altra scuola all'ultimo anno di servizio senza una reale motivazione".
Nuove proteste in arrivo?
La sensazione, ora, è che il caso del Rossellini potrebbe non restare isolato. L’appello di Cambiare Rotta, infatti, è stato rivolto a tutti gli istituti della Capitale e gli stessi studenti di Osa avvertono: "la protesta è solo all’inizio". E Roma sta già facendo la sua parte.
Al liceo Cavour, si è tenuta una manifestazione di sostegno a Gaza, con bandiere della Palestina e uno striscione che recitava: “Che il Rossellini sia l’esempio per tutti. Continuiamo a bloccare tutto”.
Anche al liceo Socrate gli studenti, insieme ad alcuni docenti, si sono riuniti in assemblea. Segnali chiari che lasciano intuire come l’onda delle occupazioni possa presto allargarsi.