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Gli alunni P. e A. alle ore 10:25 escono dall'armadio... articolo
Vi è mai capitato di prendere una nota sul registro? Sicuramente sì, anche i secchioni più incalliti prima o poi cadono in questa trappola, macchiando inesorabilmente la loro fedina penale. I motivi più comuni? In genere la chiacchiera facile e reiterata, l'insulto a pubblico ufficiale (prof, bidelli e affini), e così via.

In realtà molto spesso risultano essere l'unica (vana) arma alla quale i prof ricorrono per cercare di debellare i loro indisciplinati alunni, alla cui fantasia, come ben sappiamo, non esiste alcun limite.
Per questo motivo gli autori di un libro uscito di recente ne hanno stato raccolto un fitto campionario. Il titolo è già indicativo: " La classe fa la ola mentre spiego. Le note disciplinari più pazze d'Italia ". Il risultato? Ve lo lasciamo immaginare attraverso una serie di estratti. La cosa sconcertante sta nel fatto che è tutto vero!

L'alunno S. C. lascia l'aula prima dell'orario di uscita dopo aver fotografato la lavagna con il cellulare sostenendo che avrebbe riesaminato la lezione a casa sua.

L'alunno A., assente dall'aula dalle ore 12.03, rientra in classe alle ore 12.57 con un nuovo taglio di capelli.

Gli alunni M. P. e D. A. dopo aver rubato diversi gessetti dalla lavagna di classe, simulano durante la lezione l'uso di sostanze stupefacenti tramite carte di credito e banconote arrotolate, tentando inoltre di vendere le sopracitate finte sostanze ai propri compagni. A mia insistente richiesta di smetterla vengo incitato a provare pure io per non avere così tanti pregiudizi.

La classe non mostra rispetto per l'illustre filosofo Pomponazzi e ne altera il nome in modo osceno.

L'alunno M. dopo la consegna del pagellino da far firmare ai genitori riconsegna il pagellino firmato 2 minuti dopo. Sospetto che la firma non sia autentica.

Il crocefisso dell'aula è stato rovinato. Il Cristo ora porta la maglia della nazionale.

L'alunno A. durante l'intervallo intrattiene dalla finestra dell'aula gli alunni dell'istituto imitando Benito Mussolini, munito di fez e camicia nera, presentando una dichiarazione di guerra all'istituto che sta dall'altra parte della strada.

Dopo aver fatto scena muta durante l'interrogazione di geografia astronomica V. chiede di avvalersi dell'aiuto del pubblico.

L'alunno M. G. al termine della ricreazione sale sul bancone Adiacente la cattedra e dopo aver gridato "Ondaaaa energeticaa!!!", emette un rutto notevole che incita la classe al delirio collettivo.

L'alunno L.P. durante la lezione di educazione fisica usa la pertica come simbolo fallico.

Gli alunni M. e P. incendiano volontariamente le porte dei bagni femminili per costringere le ragazze ad utilizzare il bagno maschile.

L'alunno giustifica l'assenza del giorno precedente scrivendo "credevo fosse domenica".

Gli alunni B. e B. durante l'ora di italiano compiono irrispettosi esperimenti di balistica usando proiettili di carta e saliva (stoppini) contro il ritratto dell'Onorevole Presidente della Repubblica Ciampi. Si giustificano dicendo di necessitare un bersaglio.

L'alunno M.B. sprovvisto di fazzoletti si sente autorizzato a strappare una pagina della Divina Commedia per soffiarsi il naso.

L'alunno M. ha fatto l'ennesima scena muta dicendo che risponderà solo in presenza del suo avvocato.