
Dietro ogni nota disciplinare c’è una storia. E, a volte, una sceneggiatura degna di una commedia surreale. Dimenticate il classico “non ha svolto i compiti” o “disturba la lezione”: nei registri di molte scuole italiane oggi si leggono vere e proprie perle di immaginazione, disagio pedagogico e "brillante" improvvisazione studentesca.
Perché in classe succede di tutto, e i professori si ritrovano spesso a trasformare episodi assurdi in sanzioni disciplinari.
E non sempre è facile trovare le giuste parole.Dal ragazzo che si beve una Pepsi “da laboratorio” destinata alla misurazione del pH, all’alunno che emerge all’improvviso da un armadio gridando “onda energetica!”, le note scolastiche stanno diventando un genere letterario a sé.
Ecco un viaggio tragicomico tra le annotazioni surreali dei registri di classe, segnalate da ‘Orizzontescuola’.
Indice
Quando l’esperimento diventa pausa merenda
In questo casi, più che in un laboratorio di chimica sembra essere in un episodio di Camera Café. La scena: il tecnico prepara una Pepsi-Cola per dimostrare agli studenti qualcosa sul pH. Uno studente, attirato dalla bottiglia, decide che, sì, è proprio quello che ci vuole. Risultato? Nota immediata: “Beve la Pepsi-Cola che era stata appositamente predisposta dal tecnico di laboratorio per le prove sul pH”. E niente, il laboratorio resta senza esperimento, ma almeno lo studente ha placato la sete. Forse.
Lo studente che si era scordato di non essere Goku
Altro che scenette improvvisate: qui siamo nel campo della pura performance. In un episodio memorabile, uno studente è stato sanzionato dopo aver aperto un armadio e gridato “onda energetica!”, con tanto di effetto sonoro. Una scena degna di un anime giapponese, finita nera su bianco nel registro di classe.
Una nota tira l’altra, come le risate
C’è poi chi trova il modo di collezionare una nota… durante la stesura di una nota altrui. È il caso dell’alunna che, evidentemente colpita da una crisi di ilarità, si lascia andare proprio nel momento meno opportuno: “Ride mentre la docente scrive una nota sul registro a un’altra alunna”. Insomma, una vera e propria “meta-nota”.
Per non parlare di quando la creatività tira brutti scherzi, come nel caso di quel gruppetto di studenti allontanati per aver ripetutamente preso in giro un compagno con soprannomi fantasiosi. O di quando l’arte di arrangiarsi prende il sopravvento, come capitato all'alunno che ha chiesto la cancellazione della nota portando come giustificazione il fatto di essere rimasto fuori dall’aula.
“Ma secondo te posso scrivere semplicemente ‘comportamento inadeguato’ e basta?”
Se gli studenti si lasciano andare alla fantasia, anche i docenti ogni tanto rompono la quarta parete. In questo caso, a finire nel mirino è una riflessione più che una sanzione: “Ma secondo te posso scrivere semplicemente ‘comportamento inadeguato’ e basta?”. Una domanda vera, appuntata come nota, che fotografa con ironia l'esasperazione quotidiana.
Tra le segnalazioni messe in campo da ‘Orizzontescuola’, c’è poi quella della prof che si toglie dalla bocca la gomma da masticare e la appoggia sul bordo del banco. In tempi di igienizzante e protocolli, appare proprio come un gesto da macchina del tempo.
Insomma, c'è chi propone soluzioni sintetiche, chi suggerisce di tagliare corto. E c'è chi, più testardamente, continua a scrivere ogni dettaglio sul registro. Per dovere, per giustizia o forse solo per non perdere la misura del grottesco.