
Le note sul registro esistono dalla notte dei tempi. Tra gli studenti di ogni epoca si sono sempre contraddistinti quelli particolarmente affezionati ai richiami vocali, ma soprattutto a quelli scritti, nero su bianco, sulle pagine del quadernone degli insegnanti.
Questa volta, però, l’alunno che si è visto recapitare senza troppa indecisione la nota dal prof, non aveva fatto chissà cosa per meritarsela: una parola, un verbo sbagliato sulla squadra del cuore del docente particolarmente tifoso. E’ accaduto all’Itc Leonardo Sciascia di Agrigento.IL PROF TIFOSO- Immaginiamo una normale lezione di diritto in una classe della scuola superiore in questione. Ad un certo punto la parentesi sportiva prende il sopravvento, sarà perché proprio in quelle settimane si stanno disputando le finali dei play off di serie D. E l’Akragas c’è tra le squadre che si contendono l’ambito titolo. Allora il prof si dimentica momentaneamente del diritto, e rivolge goliardicamente ai suoi studenti l’invito ad andare allo stadio la domenica per tifare la squadra cittadina che giocherà contro il Pomigliano.
LO STUDENTE “GUFO”- All’esortazione appassionata dell’insegnante, un alunno risponde simpaticamente che tanto l’Akragas avrebbe perso. Una battuta, quella del giovane, di quelle che si fanno tra tifosi di squadre avversarie, o semplicemente un modo scherzoso per ironizzare sull’accanimento dei tifosi. Il prof tuttavia quelle parole non le ha prese tanto bene, e come se si trattasse di una profezia porta calunnia, ha deciso di punire lo studente che aveva gufato la sua squadra, con una bella nota sul registro. La causa? “Comportamento antisportivo nei confronti del docente”.
LIETO FINE- L’epilogo di questa insolita vicenda, tuttavia, non è stato dei peggiori. Infatti l’alunno non se l’è poi presa, come aveva fatto l’insegnante, per quella nota che, giustificabile o meno, ha regalato al giovane un po’ di popolarità. E così lo studente, resosi conto probabilmente della singolarità del caso a lui accaduto, ha deciso di parlarne su Facebook, postando anche la foto della nota come prova inconfutabile della sua storia. E l’insegnante? Avrà fatto tutti gli scongiuri possibili contro il malocchio lanciato dal suo alunno sportivamente indisciplinato?
Margherita Paolini