
In questi ultimi giorni, tutti abbiamo potuto leggere sui giornali di ragazzi che riescono ad andare avanti nella vita solo perché spinti dalle raccomandazioni di qualche parente facoltoso. Forse, è proprio questo uno dei motivi per cui il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha pensato di rilanciare la meritocrazia grazie al “Pacchetto merito” contenuto in un disegno di legge che il Consiglio dei Ministri discuterà questo venerdì.
STUDENTE DELL’ANNO – Tantissimi ragazzi, in questo periodo, si stanno preparando per affrontare la Maturità e, da quanto possiamo apprendere dal “Pacchetto merito”, farlo al meglio conviene davvero. Infatti, allo studente migliore di ogni scuola, che sia riuscito a diplomarsi con 100 e lode, spetta un premio che prevede una borsa di studio e lo sconto del 30% sulle tasse universitarie. Ma non solo.
STUDIO PERCHÉ CONVIENE – Infatti, allo studente dell’anno spetta anche la carta “Io merito” con la quale potrà usufruire di sconti per mostre, musei e mezzi pubblici. Inoltre, agli studenti più meritevoli verranno assegnati altri premi come le master class, corsi estivi gratuiti riservati ai ragazzi che si saranno classificati ai primi tre posti delle olimpiadi scolastiche che si organizzano ogni anno per ogni materia.
MA QUANTO MI COSTI? - Visto il momento particolare che sta vivendo il nostro paese, l’idea di premiare il merito è sicuramente molto positiva, ma possiede qualche punto d’ombra, primo fra tutti il costo. Infatti, bisogna tenere presente che, se verrà scelto un ragazzo per ogni scuola, in totale gli studenti dell’anno saranno più di cinquemila. Questo significa che, se il premio non vuol essere simbolico, si dovranno spendere delle somme molto alte. Questa iniziativa andrà probabilmente a sostituire la borsa di studio che ogni veniva assegnata a tutti gli studenti con 100 e lode.
QUALE STUDENTE? - Un altro punto da chiarire sta proprio alla base della scelta dello studente dell’anno. Infatti, se in una scuola ci dovessero essere più ragazzi che si sono diplomati con 100 e lode, chi sarà a decidere quale potrà essere considerato migliore? Ed in base a quali criteri? A quanto pare, per saperlo, dovremo aspettare il prossimo decreto del Ministero.
Serena Rosticci