
Estate di dilemmi per i maturandi. Dopo le fatiche dell'esame orale, ora bisogna sottoporsi allo stress della scelta. Il 40% di voi che avete partecipato alla nostra ricerca online, è ancora indeciso sul proprio futuro, in aumento rispetto al 33% rilevato nello stesso periodo del 2012.
Si tratta di un dato non trascurabile, considerando che nelle prossime settimane molti di voi saranno chiamati a decidere a quali test di ingresso iscriversi: già il 18 prossimo Luglio, ad esempio, scadrà il termine per i corsi ad accesso programmato come Medicina o Architettura.
SCELGO IO... - La metà dei maturandi basa la scelta del futuro soprattutto sulle proprie inclinazioni personali, mentre uno su tre si lascia guidare dagli sbocchi occupazionali. In tempo di crisi, non è mai male comprendere quale diploma o quale laurea possono portarti al successo. Fortunatamente sono solo il 7% quelli che invece si lasciano influenzare principalmente dai consigli di amici e parenti.
MENO UNIVERSITA' E PIU' FORZE ARMATE - Cresce quindi l’incertezza e cala invece la fiducia nell’Università: solo uno studente su due è orientato come prima scelta a iscriversi ad un corso universitario, contro il 66% dello scorso anno. Il dato è molto simile sia tra i diplomati decisi che tra quelli incerti: ciò testimonia come nonostante i dubbi per molti la laurea rappresenta un passaggio quasi obbligato. Come suffragato anche dal calo delle immatricolazioni recentemente denunciato dai Rettori delle Università, la crisi occupazionale sta comunque orientando gli studenti verso scelte diverse. Non è un caso quindi che si registri un aumento delle preferenze verso una carriera nelle forze armate: si tratta, infatti, di una scelta possibile per un neo-diplomato su quattro, in forte aumento rispetto al 2012 quando solo il 5% contemplava questa possibilità. Tale scelta risulta ancor più popolare tra gli studenti del Meridione e non viene nemmeno disdegnata dalle studentesse.
ANDIAMO A LAVORARE? - Non sono in molti gli aspiranti lavoratori, solo il 12% del campione intervistato è intenzionato a trovare un’occupazione. Percentuale che tende chiaramente a essere superiore fra gli studenti di istituti tecnici o professionali, ma non in maniera così rilevante: tra i diplomati di questi istituti, sono circa uno su quattro quelli intenzionati ad immettersi subito nel mercato del lavoro.
In un mondo sempre più globalizzato, non mancano comunque i giovani disposti a intraprendere un’esperienza all’estero per apprendere una lingua: sono circa il 7% del totale.
FORMAZIONE ALTERNATIVA ALL'UNIVERSITA' - Stabile ma ancora poco significativo da un punto di vista numerico lo stuolo di quelli che sceglieranno un percorso formativo alternativo all’Università come Istituti Tecnici Superiori, Corsi di formazione, Accademia di Belle Arti, Conversatori e via dicendo. Sono circa il 4% e testimoniano la necessità di potenziare sia l’offerta sia la comunicazione di queste realtà, che garantiscono altresì ottimi tassi di occupazione dopo il conseguimento del titolo.