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di Cristina Montini
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Esame di maturità annullato per 40 studenti dell'Istituto paritario Manzoni di Asti

L’incubo di tornare sui banchi di scuola per rifare la maturità passa dal film alla realtà. 40 diplomati in un Istituto paritario di Asti si sono visti annullare, a distanza di un anno, il loro esame di Stato, perché la scuola non è stata regolarmente riconosciuta.

CLASSI NON RICONOSCIUTE - La vicenda riguarda i 40 ragazzi che hanno sostenuto l’esame di maturità nel 2010/2011 presso l’Istituto “Manzoni” di Asti. Per quell’anno scolastico, il Consiglio di Stato si era pronunciato riconoscendo legalmente solo i titoli conseguiti al termine del primo anno. Invece, tutti gli scrutini delle classi successive alla prima, compresi gli esami di Stato, non erano da considerarsi validi.

IL TAR LI AVEVA AMMESSI ALL'ESAME - Di fronte a tale decisione, gli studenti che avevano frequentato tutte le classi fino alla quinta, fecero ricorso al TAR per chiedere una sospensiva del pronunciamento del Consiglio di Stato. In questo modo ottennero di poter sostenere l’esame di maturità nel 2011. Gli studenti superarono l’esame e con il loro bel diploma c’è chi si iscrisse all’università e chi trovò lavoro.

IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA LA SOSPENSIVA - Pochi giorni fa, però, il Consiglio di Stato è tornato sul caso della scuola di Asti e ha rifiutato la sospensiva che gli studenti chiesero al Tar. Quei diplomi ottenuti un anno fa, in un attimo, sono diventati carta straccia e per i 40 giovani coinvolti si è materializzato lo spettro di dover sostenere di nuovo la maturità, proprio come gli “Immaturi” del film di Genovese.

RENZI: HA SBAGLIATO IL MINISTERO - Secondo il legale della scuola, Carlo Rienzi, che è anche presidente del Codacons, i diplomati del “Manzoni” di Asti non avrebbero nulla da temere, perché l’errore sarebbe dei funzionari del Ministero: “Non solo, infatti, hanno pensato di poter caducare i diplomi a studenti che erano completamente all’oscuro della vicenda della scuola, con una palese violazione della normativa (Legge 241/90), ma gli stessi funzionari hanno anche ignorato completamente l’esistenza della legge (168/2005), che prevede che quando si è ammessi ad un esame per una sentenza del Giudice Amministrativo (come è avvenuto in questo caso) il superamento fa sì che si convalidi il diploma così conseguito”.

E SE ACCADESSE A TE? - Intanto i soggetti coinvolti faranno nuovamente ricorso al TAR per vedersi riconosciuto il diploma conseguito. Ma ipotizzando per assurdo che una cosa del genere dovesse accadere anche a voi, come reagireste al pensiero di dover rincontrare i vostri vecchi compagni di scuola e tornare a studiare insieme a loro per sostenere le prove di maturità?

E se succedesse anche a te?

Cristina Montini

Data pubblicazione 23 Luglio 2012, Ore 11:15
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