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dichiarazioni Carrozza e Ufficio Orientamento Miur sull'orientamento e indecisioni

Secondo la ricerca di Skuola.net, ben 1 ragazzo su 3 non sa ancora quale scuola superiore scegliere, eppure le iscrizioni online sono già partite ieri 3 febbraio. Ieri sera su Radio24 nello speciale Quale scuola per i nostri figli?, il Ministro dell'Istruzione Carrozza ha commentato il numero dei ragazzi indecisi definendolo "sconcertante", anche se non sorprendente.

Perché, ha aggiunto, il contesto in cui si vive adesso è "disorientante". Il gioco di parole è divertente, perché il "disorientamento" in cui vivono i ragazzi può essere inteso proprio come mancanza di orientamento scolastico sufficiente. Infatti, moltissimi dei ragazzi indecisi hanno anche definito l'orientamento fatto in classe inutile, anche perché a volte totalmente assente. Speranzina Ferraro, coordinatrice del Piano Nazionale Orientamento del Miur, spiega che i dubbi dei ragazzi provengono proprio da questo.

COSA FARO' DA GRANDE?

- Ci vuole entusiasmo e passione di perseguire i propri obiettivi, ma anche dare un occhio al mondo del lavoro. Così risponde il ministro Carrozza alle domande di Daniele Grassucci, di Skuola.net, su Radio24. Infatti il numero degli indecisi sulla scelta della scuola superiore è sconcertante ma non sorprendente in un periodo come questo, in cui "c’è una crisi occupazionale e uno scenario diverso rispetto a 20 anni fa". Per questo è giusto che i ragazzi, anche a 14 anni, nello scegliere la scuola superiore pensino anche alle future opportunità lavorative, dice il Ministro. Ma senza dimenticare che "è la prima scelta importante dei ragazzi, quindi devono pensare a quello che piace loro. La scuola ideale è quella che suscita entusiasmo, che risponde ai propri sogni. Dobbiamo pensare anche a quello che saremo tra 4-5 anni".

ORIENTAMENTO, CHI LO FA?

- Ma chi dà informazioni sulle opportunità lavorative e chi punta sui progetti futuri dei ragazzi, soprattutto alle scuole medie? Forse le famiglie, ma sicuramente non la scuola dove, per 1 ragazzo su 4, è completamente assente ogni forma di orientamento. Ecco quindi che nasce il Portale Io Scelgo Io Studio del Miur: la coordinatrice Speranzina Ferraro sostiene che in meno di un mese sono arrivate le mail di ben circa 350 ragazzi delle medie, di una settantina di genitori e di una quarantina di maturandi. "L'orientamento deve diventare implicito nell’organizzazione della scuola, e compito e responsabilità di ogni docente. A partire dalla scuola primaria, tutti i docenti possono e devono utilizzare la loro disciplina in maniera flessibile, in modo da aiutare i ragazzi a capire qual è il loro progetto di vita. Se i docenti non lo fanno, è ovvio che in terza media i ragazzi saranno sommersi dai dubbi" sostiene la Ferraro.

SOS ORIENTAMENTO

- Non è serena la scelta di molti ragazzi, che spesso ripiegano sul liceo soprattutto per indecisione. "Ma - commenta la Ferraro - la scelta del liceo dipende dalla convinzione del "tanto dopo puoi fare tutto": questo non è vero. Sono molti i ragazzi che poi si pentono. Se ben indirizzati invece, anche verso i tecnici e professionali, si eviterebbe anche quell' abbandono scolastico che nel nostro paese è ancora troppo presente". Ma quali sono i problemi più frequenti? La scarsa conoscenza del mercato del lavoro, ad esempio, che entra ancora troppo poco nelle scuole. Ma anche la superficialità nella conoscenza di sé stessi e delle proprie potenzialità: "se si facesse fin dall'inizio del percorso scolastico un lavoro in tal senso, ragazzi sceglierebbero con più calma e serenità, ma questo non avviene e per questo ci scrivono" dice la coordinatrice.

E tu sei ancora indeciso?

Carla Ardizzone