
Maturità OFF non solo per gli studenti ma anche per i prof. Succede in un istituto scolastico di Pordenone dove, per le prove dell'Esame di stato, la dirigente ha deciso di estendere il divieto di utilizzo dei dispositivi elettronici, cellulari, tablet, smartphone anche ai commissari e ai presidenti di commissione.
Nel frattempo il ministro Valditara preme sull’acceleratore: niente più cellulari alle superiori dal prossimo anno, nemmeno per scopi didattici.
E a Bruxelles si lavora per una raccomandazione europea che vieti l’uso degli smartphone almeno fino ai 14 anni.Indice
A Pordenone i cellulari si spengono anche per i commissari
Nell’istituto "Internet free" protagonista della vicenda, la dirigente scolastica ha imposto uno stop totale all’uso dei dispositivi elettronici durante gli esami di Maturità.
Una decisione che non fa distinzioni: se per gli studenti è ormai prassi consegnare il telefono prima della prova, ora anche i professori dovranno fare lo stesso. La misura è stata presa per “garantire la massima trasparenza e correttezza nello svolgimento delle prove”, come dichiarato dalla dirigenza.
Ma i sindacati, in particolare, hanno criticato la decisione. Come riportato da 'Il Messagero Veneto', secondo la Uil Scuola, “ci sono dirigenti scolastici che superano i limiti dei loro compiti e pongono divieti alle commissioni dell’esame di Stato”. Ancora più ironica la Flc-Cgil, che sottolinea: “I presidenti e i commissari non copiano dal web e nemmeno dai social”.
La stretta del Ministero: niente più smartphone, nemmeno per studiare
A rafforzare il nuovo corso della tecnologia tra le mura scolastiche ci ha pensato anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha annunciato una novità: “Emaneremo una circolare perché dal prossimo anno sia vietato l’utilizzo del cellulare, anche per scopo didattico”.
Attualmente, il divieto è in vigore solo per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Con la nuova circolare, però, sarà esteso anche alle superiori, rendendo l’uso dei telefoni a scuola praticamente impossibile.
L’Europa vuole lo stop sotto i 14 anni
Il tema è caldo anche fuori dai confini italiani. Il 12 maggio a Bruxelles, sei Paesi di cui Austria, Francia, Ungheria, Italia, Slovacchia e Svezia hanno sottoscritto una proposta per vietare i cellulari nelle scuole dell’Unione Europea almeno fino ai 14 anni.
Altri Stati come Lituania, Cipro, Grecia e Belgio hanno annunciato il loro sostegno. L’obiettivo è chiaro: arrivare a una raccomandazione condivisa dalla Commissione Europea.
Alcuni Paesi sono già avanti:
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La Francia ha introdotto il divieto totale nel 2018.
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L’Italia ha rafforzato il divieto nel 2024.
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La Finlandia, nel 2025, ha approvato una legge che consente l’uso del telefono solo con l’ok dei prof, per motivi educativi o di salute.
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In Spagna, invece, la situazione è più frammentata: alcune regioni hanno già vietato del tutto l’uso dei dispositivi, altre no.