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di Margherita Paolini
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consigli per affrontare le maratone notturne di studio

Che si tratti di una tradizione intramontabile o semplicemente di una corsa disperata contro il tempo, l’abitudine dello studio notturno coinvolge ogni genere di studente. Accade soprattutto a ridosso della Maturità, ma si tratta di una opzione destinata a rimanere valida anche nel corso dell’università.

Insomma, in vista di qualsiasi tipo di esame la tensione porta a stare chini sui libri anche la notte. L’assenza di rumori, la mancanza di distrazioni e seccature, la tranquillità e il senso di solitudine sembrano rendere più semplice riuscire a concentrarsi su quel capitolo del libro che sembrava così ostico poche ore prima. Tuttavia, nonostante quella della full immersion notturna sia una scelta condivisa e molto comune tra i giovani, non è semplice riuscire a tenere gli occhi aperti di fronte alle pagine del proprio manuale fino a notte fonda. Sappiamo bene che l'ideale sarebbe destinare la notte al riposo, ma in casi estremi ecco qualche consiglio.

ALIMENTAZIONE ENERGETICA - Nei periodi di maggiore stress è indispensabile fare rifornimento di alimenti sani e apportatori di energie. E’ molto importante non saltare i pasti ma evitare allo stesso tempo di abbuffarsi oltre il necessario. Questa è una regola soprattutto per quanto riguarda la cena: infatti sapendo di dover affrontare la maratona notturna di studio, è consigliabile non appesantirsi se si vuole sventare il rischio di crollare dopo la prima ora. Si raccomanda di mangiare molta verdura e molta frutta che conferiscono il corretto apporto di vitamine ed energia indispensabile per affrontare lo stress. Per non addormentarsi è fondamentale fare qualche spuntino notturno, prediligendo frutta o comunque cibi zuccherini che tengano desta l’attenzione. E’ proverbiale la dipendenza da caffè, ma si tratta di un’abitudine scorretta. Infatti troppa caffeina può provocare effetti nocivi e rendere particolarmente nervosi e tesi. Il caffè va bene purché non se ne abusi.

BERE, BERE E BERE - E’ importante tenere sempre accanto a sé una bottiglia d’acqua fresca. Infatti, bere non soltanto sveglia nel caso in cui la sonnolenza stia avendo la meglio, ma costringe anche ad alzarsi periodicamente dalla sedia per andare in bagno. A tal proposito è fondamentale sgranchirsi ogni tanto le gambe e approfittare delle brevi pause per farsi una passeggiatina.

PAUSE, SI ANCHE DI NOTTE - Ogni ora si dovrebbe comunque fare una pausa che, per quanto breve, serve a far respirare il cervello pur non staccando completamente la spina. Rimanere incollati alla sedia per troppo tempo non è affatto garanzia di buon rendimento assicurato. Infatti, spesso capita di stare impalati di fronte ai propri appunti leggendoli e rileggendoli a vuoto, senza capire niente di quel che si sta sottolineando. Non sforzate la memoria più del necessario: rischiate di confondervi e stancarvi prima del previsto. Qualora la stanchezza diventi insopportabile, prendete il vostro libro e continuate a studiare sul letto. La scrivania non deve diventare il vostro materasso se non volete svegliarvi l’indomani con la sensazione di avere qualche vertebra in meno.

NIENTE DISTRAZIONI - Sono moltissimi gli studenti che destinano le ultime ore della giornata allo studio proprio perché sanno che quello è il momento di massima concentrazione. Ognuno ha un suo metodo e dei tempi personali per ingranare. La prima fase è quella più complessa, ma anche maggiormente gestibile in quanto si dispone di una freschezza e di un carico energetico che andrà scemando man mano che le lancette dell’orologio avanzeranno. Se partite bene, le probabilità di terminare in qualche ora il programma di studio crescono notevolmente. Cosa fondamentale, a tal proposito, è evitare di perdere tempo a causa di distrazioni di vario genere. Per questo si consiglia di tenere i cellulari silenziosi e spegnere il pc sebbene possa essere utile per cercare informazioni o notizie poiché il richiamo dei social network rischia di mandare all’aria la tabella di marcia.

Tu hai mai studiato di notte?

Margherita Paolini