
Con l’arrivo di ottobre arrivano puntuali gli scioperi e le manifestazioni studentesche. Il primo appuntamento di questo anno scolastico 2018/2019 è fissato per il 12 ottobre. Tanti e diversi i motivi che hanno spinto i sindacati degli studenti ad organizzare questa prima manifestazione dell’anno, alla quale siamo certi ne seguiranno delle altre. Scopri quali sono i motivi dello sciopero del 12 ottobre!
Manifestazione 12 ottobre: i motivi dello sciopero
Questa mattina, venerdì 12 ottobre, migliaia di studenti sono scesi in piazza al grido “#Chihapaura di cambiare? Noi no!”. Il primo flash mob a Piramide a Roma, dove gli studenti con i volti coperti dalle maschere di Dalì, come nel telefilm “La casa di carta”.Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi, dichiara: “Ci volevano soldati e passivi, ci hanno trovati nelle piazze. Non possiamo più accettare che questo governo si riempia la bocca di parole come “cambiamento”, per poi offrire solo regresso. Telecamere nelle scuole e leva militare sono provvedimenti dannosi e inutili, soprattutto se non ci si interroga su come risollevare un sistema scolastico che negli ultimi dieci anni ha subito tagli per più di 8 miliardi e che non riesce più ad essere strumento di formazione e crescita delle nuove generazioni: lo provano i 150mila studenti che ogni anno abbandonano gli studi.”
Continua Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari: "Il governo sta dimostrando ogni giorno la sua incapacità di mettere in campo azioni concrete per risollevare la condizione dell'istruzione pubblica italiana: sull'Università non c'è alcuna proposta reale per incrementare il finanziamento ordinario del sistema universitario o per superare il numero chiuso, ma solamente annunci e slogan. Tutto questo, insieme alla nomina di Valditara, mente dei tagli Gelmini, a Capo Dipartimento, evidenzia una preoccupante mancanza di prospettiva sul tema.Oggi siamo in piazza per rivendicare e lottare per un'altra idea di Paese, che rimetta al centro la scuola e l'Università e che investa sulle giovani generazioni."
Nuova manifestazione studenti a novembre
“Il governo continua ad essere sordo di fronte alle necessità su cui da tempo, le studentesse e gli studenti di questo paese, chiedono una risposta. Diciamo no alle manovre di “risparmio” che non prevedono ulteriori investimenti sulla scuola, come il taglio di 100 milioni annunciato qualche giorno fa, no a una visione limitata del ruolo dei giovani e dell’Istruzione nella società. Se il governo non ha paura di cambiare, lo dimostri investendo in istruzione.” Dice ancora Manfreda e, insieme a Gulluni, invita gli studenti a un nuovo appuntamento il 16 e il 17 novembre: “Chi ha paura di cambiare? Noi no, e per questo la mobilitazione non si arresta: non possiamo fermarci di fronte alla barbarie di questo Governo, che trascura l'istruzione ma non dimentica mai di demonizzare gli ultimi e di calpestare diritti acquisiti in anni di lotte. Il 16 e il 17 novembre, in occasione della Giornata Internazionale dello Studente, torneremo a mobilitarci!”
Studenti manifestazione il 12 ottobre: le richieste per la scuola
Nei giorni precedenti la manifestazione, Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi, ha dichiarato: “Chi ha paura di cambiare? Ce lo chiediamo ormai da qualche mese, da quando si è insediato il cosiddetto “Governo del cambiamento”. Noi vediamo solo tanta propaganda, tanta violenza nelle parole, la strumentalità di chi chiama 100 milioni di tagli sulla scuola “risparmi” perchè non ha nessuna intenzione di investire su ciò che realmente genera cambiamento: l’istruzione. Ogni anno più di 150mila studenti lasciano le scuole, trascinati dai costi folli dell’istruzione e da una didattica che lascia indietro gli ultimi, fatta di lezioni frontali, spazi inadeguati e bocciature. Finché non invertiremo questa tendenza continueremo a scendere in piazza.”
Sciopero 12 ottobre: le richieste degli studenti per l'università
“Sul fronte universitario assistiamo solo a slogan e parole vuote - ha spiegato nei giorni scorsi Enrico Gulluni, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari - ancora una volta non si prevede una netta inversione di rotta sul finanziamento del sistema universitario, dal FFO al fondo integrativo statale per le borse di studio, mentre osserviamo i diversi ministri esprimersi confusamente su una ipotetica revisione del sistema di accesso a numero chiuso e programmato all'università nel silenzio assordante del MIUR. Siamo stanchi di essere relegati ai margini di una politica che vuole parlare per noi, ma non ci ascolta e ci dimentica finite le passerelle elettorali. Siamo pronti a intraprendere un lungo percorso mobilitativo a partire dalle piazze di domani in tutto il paese."
Scuola, sciopero venerdì 12 ottobre 2018: città e piazze
Tra le trenta le città coinvolte da cortei e manifestazioni, ecco i principali appuntamenti: a Roma, il corteo parte dalle 8 dalla Piramide Cestia (Piazzale Ostiense), mentre a Torino da Piazza Arbarello dalle 9. A Pisa gli studenti si incontreranno alle 9 a Piazza Guerrazzi.A Napoli, la manifestazione inizia dalle 9 a Piazza Garibaldi; a Bari, da Piazza Umberto dalle 9; a Cosenza, da Piazza Loreto dalle 9.
Sciopero 12 ottobre, a Roma anche i trasporti
Venerdì nero per la capitale: oltre al corteo studentesco, a Roma è previsto uno sciopero dei trasporti per la giornata del 12 ottobre. Lo sciopero avrà una durata di 24 ore, indetta dal sindacato Cambia-Menti M410, che interesserà la rete Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle) con due fasce di garanzia: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. I bus periferici della Roma Tpl, invece, saranno regolarmente in servizio:i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di sospendere lo sciopero di 4 ore.