
Oggi, lunedì 22 settembre 2025, si apre con una nuova ondata di mobilitazioni. Dopo la protesta del 19 settembre, i sindacati di base tornano a fermare il Paese con uno sciopero generale di 24 ore che attraversa trasversalmente pubblico e privato.
Una giornata di stop che non riguarda soltanto la scuola – con lezioni sospese e istituti chiusi in diverse città – ma anche il trasporto e i servizi essenziali, rendendo inevitabili disagi per milioni di cittadini.
I sindacati parlano di una presa di posizione “contro il genocidio in Palestina e la fornitura di armi a Israele”, ma anche contro “l’economia di guerra, l’aumento delle spese militari e lo sfruttamento sul lavoro”.
Sciopero 22 settembre 2025: tutte gli aggiormenti in tempo reale
In questa sezione raccoglieremo in tempo reale gli aggiornamenti sullo sciopero di oggi, lunedì 22 settembre 2025: notizie sulle scuole chiuse, informazioni sul trasporto pubblico locale e nazionale, comunicazioni ufficiali dei sindacati e reazioni dal mondo politico.
E non mancano i filmati che ritraggono i cortei di Napoli.
E di Bologna.
Scene simili a Milano, dove il corteo ha cercato più volte di forzare gli ingressi della Stazione Centrale. Dopo ore di tensione, gli agenti hanno risposto con un lancio fitto di lacrimogeni, costringendo i manifestanti a ritirarsi verso via Vittor Pisani. Piazza Duca d’Aosta si è trasformata in un campo di scontri a cielo aperto, con la polizia schierata a protezione dello scalo ferroviario.
A Trieste la mobilitazione ha coinvolto migliaia di persone. Il corteo principale ha raggiunto piazza della Libertà, ma lungo il percorso non sono mancati momenti di tensione: da un gruppo di manifestanti sono partiti lanci di sassi contro gli agenti, che hanno risposto con lacrimogeni. Intanto, alcune centinaia di persone hanno mantenuto il presidio al Varco IV del porto, tenendo alta la pressione anche sul fronte marittimo.
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Marghera (VE): dopo ore di presidio al porto, i manifestanti hanno provato ad avanzare verso i varchi. La polizia ha risposto con gli idranti, costringendo il corteo a indietreggiare tra lanci di bottiglie e grida di “fascisti”.
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Ancona e Marche: assemblee e cortei nelle università e nelle scuole, con appuntamento nel pomeriggio per bloccare il porto. A Macerata contestato il rettore John McCourt, mentre a Fermo gli studenti hanno rivendicato il “blocco delle scuole per la Palestina”. Manifestazioni anche a Senigallia e Fano.
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Milano: tafferugli alla Stazione Centrale, dove un gruppo ha tentato di entrare lanciando fumogeni. La polizia ha respinto i manifestanti con alcune manganellate.
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Bologna: il corteo ha raggiunto la tangenziale e l’autostrada, bloccando per alcuni minuti il traffico con fumogeni e bandiere. Presidi di polizia hanno poi scortato i manifestanti.
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Torino: gli attivisti di “Torino per Gaza” occupano i binari nei pressi della stazione di Porta Nuova.
Nei cori anche attacchi diretti alla direttrice dell'Ufficio, Anna Paola Sabatini.

Dal camion di testa parlano gli studenti di Cambiare rotta, come riporta ‘La Repubblica’: “Oggi in Italia è successo un fatto nuovo. A Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo e altre università i cancelli sono stati chiusi, gli studenti si sono schierati in cordone e le aule sono vuote. Le biblioteche, grazie allo sciopero di massa dei bibliotecari, sono state chiuse. Le facoltà sono deserte”.
Il messaggio è rivolto direttamente al governo: “Questo è un messaggio per la ministra Bernini. Al governo Meloni diciamo che devono essere interrotti tutti gli accordi con lo Stato genocida di Israele. Finché non lo faranno, noi continueremo a stare in piazza”.

Il fronte è compatto, con striscioni che recitano “stop al genocidio” e “blocchiamo le armi”. La polizia ha schierato cordoni e idranti a ridosso del varco doganale.
Alla protesta aderiscono i sindacati promotori dello sciopero, i centri sociali del Nord Est e diversi comitati cittadini. “Dobbiamo colpire le infrastrutture e fare pressione sul governo perché interrompa ogni complicità”, dichiarano gli organizzatori.


Se l’istituto resta aperto e uno studente decide di non presentarsi, l’assenza viene registrata come ordinaria e dovrà essere giustificata al rientro. Diverso è il caso, molto più raro, in cui la dirigenza, davanti a un numero elevato di docenti scioperanti, scelga di chiudere la scuola con una comunicazione ufficiale: in quel caso non serve alcuna giustificazione, perché è l’istituto stesso ad aver sospeso le attività.



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Roma: i mezzi Atac viaggiano regolarmente solo fino alle 8:29 e tra le 17:00 e le 19:59. Le linee metro A, B/B1 e C, così come la Termini–Centocelle, restano comunque attive oltre le fasce garantite, mentre bus e tram rischiano riduzioni e cancellazioni.
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Milano: ATM assicura il servizio fino alle 8:45 e poi tra le 15:00 e le 18:00. Dopo quell’orario restano operative le linee M1, M2, M3 e M5, mentre la M4 riaprirà solo nel pomeriggio. Per bus e tram possibili deviazioni e rallentamenti già da metà mattina.
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Genova: corse garantite dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 17:30 alle 20:30.
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Torino: il servizio GTT è garantito soltanto nelle fasce 6:00–9:00 e 12:00–15:00.
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Napoli: autobus, metro, funicolari e circumvesuviana in funzione dalle 5:30 alle 8:30 e poi tra le 16:30 e le 19:30.
Sul fronte ferroviario, la protesta interessa Trenitalia, Trenord, Italo e il gruppo FS: lo stop è scattato ieri sera alle 21:00 e andrà avanti fino alle 21:00 di oggi. Restano attivi solo i treni regionali nelle finestre 6:00–9:00 e 18:00–21:00.



Non solo: nel mirino ci sono anche le minacce alla missione internazionale Global Sumud Flotilla, impegnata nel trasporto di beni di prima necessità verso la popolazione palestinese.
Le richieste avanzate dai promotori non si limitano a una condanna simbolica: parlano apertamente di sanzioni contro Israele e di una rottura delle relazioni diplomatiche e commerciali.
Nord:
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Bergamo – ore 18:00, Prefettura Via Tasso
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Torino – ore 10:30, Piazza Carlo Felice
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Milano – ore 10:00, Piazzale Cadorna
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Novara – ore 10:00, Piazza Matteotti
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Cuneo – ore 10:00, Piazza Europa
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Brescia – ore 10:00, Largo Formentone
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Venezia – ore 10:00, Piazzale Lazzaro Giovannacci (Marghera)
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Trieste – ore 10:00, Varco 4 del Porto
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Genova – ore 8:00, Porto Varco Albertazzi
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Imperia – ore 9:00, Piazza Calvi
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Savona – ore 9:30, Piazza del Brandale
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Bolzano – ore 15:30, Piazza Verdi
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Verbania – dalle ore 17:00, da Palazzo Flaim (Intra) al Municipio di Pallanza
Centro:
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Roma – ore 11:00, Piazza dei Cinquecento
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Firenze – ore 9:00, Rotonda uscita A1 di Calenzano
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Pisa – ore 9:00, Piazza XX Settembre
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Livorno – ore 6:00, Porto Varco Valessini
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Grosseto – ore 10:00, Piazza Rosselli
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Civitavecchia – ore 9:30, Porto Molo Vespucci
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Ancona – ore 16:00, Via Mattei “zona Marina Dorica”; ore 17:30, Mole Vanvitelliana
Sud e Isole:
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Napoli – ore 9:30, Piazza Mancini
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Salerno – ore 9:00, Varco Ponente
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Benevento – ore 10:00, Via Napoli
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Potenza – ore 9:30, Chiesa di Santa Maria (Piazza Aldo Moro)
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Bari – ore 9:30, Molo San Nicola
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Taranto – ore 9:00, Piazza della Vittoria
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Cosenza – ore 17:30, Piazzale Loreto
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Lecce – ore 10:00, Piazza Sant’Oronzo
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Palermo – ore 10:00, Piazza Verdi
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Catania – ore 10:00, Piazza Stesicoro
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Ragusa – ore 10:00, Piazza Matteotti
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Cagliari – ore 9:30, Piazza del Carmine