
Venerdì 27 settembre sarà la data del terzo Global Strike in difesa dell'ambiente ideato dal movimento ecologista Fridays For Future, guidato dall’attivista svedese Greta Thunberg.
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Sciopero 27 settembre, manifestazioni in tutta Italia
Gli studenti che aderiscono al movimento giovanile per il clima saranno centinaia di migliaia in tutto il mondo. Giovani e studenti hanno saltato la scuola in massa a New York per unirsi allo sciopero globale contro i cambiamenti climatici. Manifestazioni analoghe sono iniziate in Asia e nel Pacifico, quindi in Africa, Europa ed America Latina, prima di culminare negli Stati Uniti. Anche l'Italia si mobilita. Sono infatti state organizzate su tutto il territorio nazionale delle manifestazione e azioni di sensibilizzazione sul tema dei cambiamenti climatici. Per ora è certo l’appuntamento di Milano, da dove il corteo muoverà alle ore 9.
Sciopero 27 settembre, la circolare del Miur: sarà assenza giustificata
Per il Miur sarà una protesta legittima. Il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, su Facebook ha postato la circolare inviata ai dirigenti scolastici e ai direttori degli uffici scolastici regionali nella quale per venerdì 27 settembre si legge: "Si invitano i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti"."L'importanza di questa mobilitazione - afferma Fioramonti - è quindi fondamentale per numerosi aspetti, a partire dalla necessità improrogabile di un cambiamento rapido dei modelli socio-economici imperanti. È in gioco il bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo".
Sciopero 27 settembre, la circolare del Miur: cosa accadrà in concreto
Il provvedimento ministeriale solo in teoria darà il via libera all'assenza degli studenti. In realtà spetterà ai Collegi dei docenti stabilire se non considerare le assenze degli alunni. La circolare del Miur, infatti, da sola non basta per far rientrare la mancata presenza nel monte orario che concorre a costituire la percentuale complessiva di assenze annuali prodotte da ogni alunno. Esistono delle deroghe all'interno di ogni POF (Piano d'offerta formativa), ma sono solo per assenze legate ad infortuni o a gravissimi problemi familiari. La deroga ministeriale rappresenta un unicum nel suo genere: mai nella storia della scuola italiana la "bigiata di massa" era stata legalizzata. L'ultima parola, però, spetterà ai docenti che dovranno deliberare sulla proposta nel Miur nel primo Consiglio dei docenti disponibile. Dunque ogni scuola deciderà per sé in ottemperenza all'autonomia scolastica.