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manifestazioni Roma 18 e 19 ottobre

Le manifestazioni del 18 e del 19 ottobre saranno molto diverse tra di loro, e diversi sono i gruppi e le associazioni che hanno scelto di aderire: è importante sapere quali sono e le loro motivazioni se volete scendere in piazza anche voi per un tema che vi sta a cuore. La manifestazione del 18, organizzata dai sindacati di base, sarà accompagnata anche dallo sciopero generale dei lavoratori dipendenti e, di conseguenza, da quello dei mezzi pubblici, secondo diverse modalità e orari nelle varie città. Ma l'allerta è soprattutto per la manifestazione "per il diritto al reddito e alla casa" di sabato 19 e sono state prese importanti misure di sicurezza, anche se le due giornate di protesta appaiono strettamente collegate: giunti in piazza S.Giovanni alla fine del corteo, infatti, alcuni dei manifestanti di venerdì 18 si accamperanno aspettando il corteo di sabato 18 ottobre.

18 OTTOBRE, I LAVORATORI IN PIAZZA - Il corteo del 18 Ottobre a Roma partirà da Piazza della Repubblica alle 9:00 e raggiungerà piazza S.Giovanni, dove si svolgerà un comizio e, dalle ore 20, un concerto al quale parteciperanno le band e gli artisti che hanno dato il loro sostegno allo sciopero, fra cui Banda Bassotti, 99 Posse, Ascanio Celestini, Assalti Frontali, Banda dell’Emilia. La manifestazione è organizzata dai sindacati di base USB, Confederazione Cobas, CUB, con l’ adesione di SNATER, OR.S.A. Scuola Università e Ricerca, Sindacato SIAE, USI e Unicobas: grande partecipazione sarà del personale scolastico. Professori, personale ATA e l'intero mondo della scuola sciopererà contro il precariato scolastico, le misure sulla e i tagli degli ultimi governi all'istruzione, università e ricerca, sulle condizioni di lavoro del personale. L'unione dei sindacati di base annuncia di contare sulla partecipazione di un numero tra le 30.000 e le 50.000 persone. Sul piano della sicurezza verranno prese precauzioni, anche se la giornata di protesta non preoccupa quanto quella di sabato.

19 OTTOBRE, SALE LA TENSIONE - In seguito alla manifestazione di venerdì 18 e al concerto serale finale, i manifestanti verranno raggiunti dai No Tav, centri sociali, collettivi universitari e lavoratori che hanno intenzione di accamparsi in piazza S.Giovanni in attesa della partenza del corteo dell'indomani, sabato 19 ottobre, alle ore 14:00: le due giornate di protesta appaiono così distinte ma strettamente legate tra loro. Questo secondo corteo partirà dalla suddetta piazza e giungerà fino a Porta Pia, dove si trova il Ministero dei lavori pubblici che i manifestanti hanno intenzione di "assediare". Nonostante la questura di Roma preveda una minore partecipazione per questo corteo, circa 15.000 - 20.000 persone, le misure di sicurezza prese per la manifestazione di questi gruppi più estremisti (No Tav, collettivi universitari, centri sociali, comitati per la casa) sono ugualmente importanti. Niente macchine e moto parcheggiate, nessun cassonetto. Divieto di sosta anche per le stradine confinanti al percorso: questo fin da giovedì 17. I gruppi sono accomunati nella protesta dall'opposizione alle politiche di austerity e alla precarietà nel mondo del lavoro, per ottenere “casa e reddito per tutti”.

E LE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE? - L'appello a scendere in piazza, sia da parte dei sindacati di base, sia da parte dei gruppi che sfileranno sabato 19 ottobre, è rivolto a tutti. Nel sito del Cobas si legge "Sono invitati tutti i lavoratori del pubblico e del privato, docenti, studenti, pensionati e le strutture organizzate che intendono condividere l'organizzazione e la partecipazione allo sciopero del 18", e sono gli stessi organizzatori del 18 ad invitare a partecipare all'accampata serale al corteo del giorno dopo. In questo clima di protesta, però, saranno assenti alcune associazioni studentesche, che invece avevano preso parte all'organizzazione della protesta dell'11 ottobre. Daniele Lanni, Portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi, conferma la non partecipazione: "La protesta del 18 non è particolarmente sentita dal mondo studentesco, non l'abbiamo vista come priorità." E sostiene che le associazioni studentesche abbiano preferito allontanarsi dalla piazza del 19 ottobre "è rischiosa, e abbiamo preferito non portare i nostri studenti." Alberto Campailla, Portavoce di Link, invece dichiara: "Abbiamo preferito concentrarci su un percorso diverso, quello delle proteste dell'11 e 12 ottobre. Parteciperemo quindi venerdì 18, ma stiamo valutando se farlo in maniera ufficiale. E' ancora da valutare anche la partecipazione per il 19." I collettivi universitari e i centri sociali, invece, invitano alla rivoluzione e alla sollevazione generale prendendo come simbolo il "V" del cinema.

E tu scenderai in piazza il 18 o il 19 ottobre? E perchè?

Carla Ardizzone

Data pubblicazione 17 Ottobre 2013, Ore 16:08
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