
Il voto di Maturità dovrebbe essere un traguardo, una soddisfazione dopo mesi di studio, un ricordo da incorniciare. Ma non sempre è così. A volte, un punto in meno può scatenare una tempesta. È quello che è successo quando una madre, influencer molto seguita, ha trasformato il 9 in Italiano della figlia in un caso "mediatico" nazionale. Tra video virali, accuse alla scuola, dichiarazioni ufficiali e reazioni online, quella che era una valutazione personale è diventata un argomento di dibattito pubblico.
“La didattica non si discute su TikTok”, ha dichiarato la dirigente scolastica, ma ormai il danno era fatto.
La bufera social: dai video alle repliche istituzionali
Tutto è iniziato con oltre venti video, pubblicati (e poi cancellati) dalla madre della studentessa. Clip in cui la donna "influencer" contestava pubblicamente il voto finale della figlia, che non aveva ottenuto il 100 alla Maturità a causa, secondo lei, di un 9 in Italiano.
Nel mirino, una presunta regola non scritta di un'insegnante per la quale: "Il massimo è 9”. Una frase che, se confermata, metterebbe in discussione la trasparenza stessa della valutazione scolastica.
Ma la scuola ha risposto con fermezza. La preside ha parlato di “un’irruzione arrogante nella discrezionalità docente”, difendendo l’operato dei professori e precisando che nessun bonus è stato assegnato ingiustamente. “Rifiutiamo con fermezza giudizi superficiali sugli studenti e sulla commissione”, ha concluso la dirigente.
Studenti nel mezzo: l’effetto boomerang delle polemiche
In tutto questo, c’è una figura spesso dimenticata: lo studente. La figlia al centro del caso ha ottenuto un ottimo risultato, ma si è trovata coinvolta in una polemica pubblica non voluta.