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direzione generale per lo studente miur contro le mafie

La scuola? Deve essere in prima linea nella lotta contro le mafie. Questo è il pensiero degli studenti, secondo il sondaggio di Skuola.net. E' proprio dalle nostre scuole infatti che parte la diffusione della cultura della legalità, per questo la maggioranza di voi vorrebbe parlarne di più durante le ore di lezione.

Tra le attività proposte, non poteva mancare la visione di "Gomorra" e di "Romanzo Criminale", o dei film e delle fiction che vedono protagonisti gli eroi della legalità. A patto di seguire i giusti esempi.

La scuola in prima linea

Secondo il 33% dei 2300 studenti delle scuole superiori e medie intervistati, per combattere le mafie si deve puntare soprattutto sull' educazione alla legalità, affidata alle scuola. Importante anche la lotta alla corruzione (per 1 su 4) e il rispetto quotidiano delle norme (secondo il 18%). Ma come affrontare l'argomento a scuola? Per 1 ragazzo su 4 si dovrebbe inserire un’ora di educazione alla legalità nei programmi scolastici, mentre il 22% dei ragazzi vorrebbe conoscere più da vicino la difficile realtà dei familiari delle vittime di mafia. Uno su 5 circa vorrebbe vedere film, serie tv e contenuti multimediali con la guida dei propri prof. C’è anche chi vorrebbe visitare con la scuola i luoghi che sono diventati tristemente famosi per i fatti di mafia (18%) e chi infine preferirebbe dedicare, nel programma di Storia, più spazio agli avvenimenti più importanti legati alla criminalità organizzata (16%).

Si può fare di più

Stando ai dati della Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del Miur, sono ogni anno circa 4mila le scuole coinvolte nelle attività organizzate per il 21 marzo, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime di Mafia. L’impegno del Miur in questo campo è in sintonia con il parere degli studenti, visto che per il 77% di voi si potrebbe fare ancora di più per trattare la legalità a scuola. Da notare che i ragazzi del Meridione sono più soddisfatti dello spazio riservato al tema rispetto ai loro coetanei del resto d'Italia. Questo a testimonianza del fatto che, al di là dei luoghi comuni, al sud il problema è probabilmente più sentito e quindi più presente anche a scuola.

Gomorra a scuola

Per i giovani parlare dell’argomento mafia in maniera moderna è utile ed efficace. E’ circa il 70% a pensarla in questo modo. Per 1 su 2, perché mantiene viva l’attenzione su un problema ancora attuale. Per il 20% circa perché ritrae con realismo la violenza di cosche e clan. Al contrario, per il restante 30% complessivo l’attenzione mediatica sulla criminalità organizzata è dannoso. Per circa la metà di loro, infatti, crea eroi negativi, mentre per la restante metà non rispetta coloro che vivono questi problemi sulla propria pelle. Sono proprio gli studenti del Sud a credere maggiormente che Gomorra, Romanzo Criminale e simili possano trasformare in eroi degli esempi negativi.

I veri eroi

Secondo la maggior parte degli intervistati i veri eroi sono le vittime di mafia: 2 ragazzi su 5 li reputano esempi di coraggio da seguire, e 1 su 6 si sente motivato ad impegnarsi maggiormente grazie a queste testimonianze. Tuttavia non bisogna dimenticare quel 31% di voi studenti amareggiato perché, purtroppo, nonostante la morte di tante persone le mafie non siano ancora state sconfitte.